Voli sempre più cari - L'allarme tariffe di Cwt
Le tariffe dei voli nel 2019 aumenteranno in tutti Paesi dell’Europa occidentale e l’Italianon farà eccezione, posizionandosi anzi nella fascia dei mercati a più alto incremento. A sancirlo è il quinto Global Travel Forecast annuale, pubblicato da Gbta e Cwt con il supporto di Carlson Family Foundation.
Se a livello globale il rincaro è previsto di 2,6 punti percentuali, l’aumento medio dei prezzi dei viaggi aerei in Europa occidentale dovrebbe attestarsi intorno al 4,8%. Un quadro dove spicca la Norvegia, a più 11,5%, seguita dal più 7,3% della Germania e dal più 6,9 della Francia, tallonata da vicino dalla Spagna.
Ma anche il nostro Paese si ritaglia una parte da protagonista, dal momento che il rincaro della tariffe per la Penisola è previsto del 5,5%, superiore dunque alla media dell’Europa occidentale.
Low cost, concorrenza a lungo raggio
Ma quali sono le cause di questa impennata dei prezzi? L’ascesa del prezzo del petrolio, da sola, non basta a spiegarla; occorre ricercare le motivazioni in un processo che parte dalla crescente concorrenza da parte delle low cost.
Le compagnie aeree di questo tipo, spiega il Forecast Cwt, sono infatti destinate non solo a moltiplicarsi, ma anche a ingaggiare un’aspra battaglia con le legacy per le rotte a lungo raggio. Il tutto in un mercato dominato dalla scarsità di piloti che, dunque, porterà a una pressione competitiva elevata e a un conseguente aumento dei biglietti.
Le ancillary si stratificano
Anche la tendenza, da parte dei vettori, a segmentare le tariffe con livelli sempre più stratificati di ancillary per contrastare la compressione dei margini e aumentare i profitti sarà al centro delle politiche commerciali del 2019, contribuendo ad aumentare il costo del biglietto per i passeggeri.
Le tratte a maggiore aumento
Tornando all’Italia, in base al rapporto a rincarare maggiormente saranno le tratte intercontinentali in classe business, destinate il prossimo anno a essere più alte del 5,9 per cento, seguite dalle rotte domestiche in economy con un più 5,6 per cento. Le percentuali d’incremento sono comunque significative anche per le tratte continentali: più 5,1 per cento le tariffe dell’economy e più 4,9 per cento quelle della business.
Il duello Cina-India
Ampliando lo sguardo a livello mondiale, entro il 2020 sarà la Cina il più grande mercato aereo del mondo; il prossimo anno le tariffe nel Paese dovrebbero crescere del 3,9%. Un primato, il suo, che dovrebbe essere scalzato dall’India destinata, secondo Cwt, a conquistare la vetta del comparto entro il 2025.
In Asia l’unica eccezione in un panorama di forte espansione è il Giappone, le cui tariffe sono attese in diminuzione del 3,9 per cento a causa della capacità aggiuntiva offerta nel Paese i vista dei Giochi Olimpici nel 2020.
Negli Usa la capacità diminuisce
Ma le proiezioni di Cwt riguardano anche il mercato statunitense, dove la tendenza rispetto all’Asia è inversa. Qui, infatti, secondo Cwt si sta assistendo, da parte dei vettori, a un ridimensionamento dei posti per adattarsi all’andamento della domanda e, nel contempo, riuscire a migliorare i margini.
La conseguenza sarà una compressione della capacità dovuta alla frammentazione delle tariffe e a una riduzione dei posti disponibili in premium economy ed economy. - di Stefania Galvan - Fonte: TTGItalia.com
Ma anche il nostro Paese si ritaglia una parte da protagonista, dal momento che il rincaro della tariffe per la Penisola è previsto del 5,5%, superiore dunque alla media dell’Europa occidentale.
Low cost, concorrenza a lungo raggio
Ma quali sono le cause di questa impennata dei prezzi? L’ascesa del prezzo del petrolio, da sola, non basta a spiegarla; occorre ricercare le motivazioni in un processo che parte dalla crescente concorrenza da parte delle low cost.
Le compagnie aeree di questo tipo, spiega il Forecast Cwt, sono infatti destinate non solo a moltiplicarsi, ma anche a ingaggiare un’aspra battaglia con le legacy per le rotte a lungo raggio. Il tutto in un mercato dominato dalla scarsità di piloti che, dunque, porterà a una pressione competitiva elevata e a un conseguente aumento dei biglietti.
Le ancillary si stratificano
Anche la tendenza, da parte dei vettori, a segmentare le tariffe con livelli sempre più stratificati di ancillary per contrastare la compressione dei margini e aumentare i profitti sarà al centro delle politiche commerciali del 2019, contribuendo ad aumentare il costo del biglietto per i passeggeri.
Le tratte a maggiore aumento
Tornando all’Italia, in base al rapporto a rincarare maggiormente saranno le tratte intercontinentali in classe business, destinate il prossimo anno a essere più alte del 5,9 per cento, seguite dalle rotte domestiche in economy con un più 5,6 per cento. Le percentuali d’incremento sono comunque significative anche per le tratte continentali: più 5,1 per cento le tariffe dell’economy e più 4,9 per cento quelle della business.
Il duello Cina-India
Ampliando lo sguardo a livello mondiale, entro il 2020 sarà la Cina il più grande mercato aereo del mondo; il prossimo anno le tariffe nel Paese dovrebbero crescere del 3,9%. Un primato, il suo, che dovrebbe essere scalzato dall’India destinata, secondo Cwt, a conquistare la vetta del comparto entro il 2025.
In Asia l’unica eccezione in un panorama di forte espansione è il Giappone, le cui tariffe sono attese in diminuzione del 3,9 per cento a causa della capacità aggiuntiva offerta nel Paese i vista dei Giochi Olimpici nel 2020.
Negli Usa la capacità diminuisce
Ma le proiezioni di Cwt riguardano anche il mercato statunitense, dove la tendenza rispetto all’Asia è inversa. Qui, infatti, secondo Cwt si sta assistendo, da parte dei vettori, a un ridimensionamento dei posti per adattarsi all’andamento della domanda e, nel contempo, riuscire a migliorare i margini.
La conseguenza sarà una compressione della capacità dovuta alla frammentazione delle tariffe e a una riduzione dei posti disponibili in premium economy ed economy. - di Stefania Galvan - Fonte: TTGItalia.com