Visti Usa-Ue, la preoccupazione dell'Etc
La soluzione da perseguire "dovrebbe essere la piena reciprocità". Timori per un eventuale calo dei flussi dal Nordamerica
La questione dei visti preoccupa la European Travel Commission che segue con “crescente preoccupazione” la discussione circa il possibile venire meno della libertà di viaggio dei cittadini statunitensi e canadesi in Europa. “Al fine di preservare i rapporti bilaterali e l'enorme impatto positivo dei viaggiatori statunitensi e canadesi sull'economia europea – si legge in una nota -, l’Etc richiama le autorità dell'Ue a seguire da un lato quanto prescritto dal regolamento, dall’altro a tener conto delle conseguenze politiche, economiche e amministrative della sospensione dell'esenzione dal visto con gli Stati Uniti e il Canada”.
Attualmente, i viaggiatori provenienti da Stati Uniti e Canada “rappresentano la più alta percentuale di tutti gli arrivi extraeuropei. Nel 2015, i viaggi dagli Stati Uniti verso l'Europa hanno registrato numeri record, aiutati da una forte economia e un dollaro forte”. Tanto le mete emergenti che quelle mature hanno visto aumentare i turisti provenienti dal Nord America, con arrivi dai due mercati pari a 30,3 milioni di viaggiatori.
“L'introduzione di restrizioni sui visti per i cittadini statunitensi e canadesi – si legge ancora - porterebbe inevitabilmente ad una rapida diminuzione di questi numeri, lasciando migliaia di posti di lavoro in Europa a rischio”.L’Etc, infine, sollecita il Parlamento europeo e il Consiglio “a fare tutto il possibile per risolvere la situazione nel più breve tempo possibile. La soluzione definitiva da perseguire dovrebbe essere la piena reciprocità dei visti, pertanto, chiediamo alle autorità statunitensi e canadesi di cooperare e di garantire un risultato equilibrato e giusto”. - Fonte: GuidaViaggi.it