Visti, la Ue prepara la liberalizzazione per turisti e manager
«Ogni anno milioni di persone chiedono un visto per l'Ue per motivi di studio, vacanza, o lavoro: vogliamo togliere tutti gli aspetti burocratici che ostacolano la concessione dei visti», anticipa al Messaggero il commissario all'Industria, Antonio Tajani, che illustrerà il dispositivo con la collega responsabile per gli Affari Interni, Cecilia Malmström. Secondo Tajani, il numero di turisti in Europa potrebbe aumentare «di più di 8-9 milioni di unità», contribuendo a creare «fino a 500.000 posti di lavoro», in particolare tra i giovani, grazie alle «ricadute su settori quali agroalimentare, cultura, moda, costruzioni o trasporti». La nuove regolamentazione prevede di ridurre i temi di decisione nei consolati da 15 a 10 giorni, di ridurre la documentazione da presentare e di aumentare il numero di richieste online. L'assicurazione sanitaria obbligatoria verrà abolita.
Agevolazioni
I visti a entrata multipla saranno più facili da ottenere, avranno durata triennale e potranno essere rinnovati fino a 5 anni. In occasione dei grandi venti - dall'Expo 2015 ai Campionati europei di calcio nel 2016 - gli Stati membri potranno adottare procedure semplificate con meno documenti. Verrà introdotto anche un nuovo tipo di visto da richiedere non al consolato, ma direttamente alla frontiera per soggiorni massimi di 15 giorni e valido esclusivamente sul territorio dello Stato membro che lo emette. Per artisti, ricercatori e studenti che circolano nell'area Schengen è previsto un visto speciale - il «Touring Visa» - che consentirà di restare sul territorio europeo per un periodo prolungato di tempo.
Basso rischio di abusi
Secondo Tajani, l'Italia sarebbe tra i paesi europei più favoriti dal nuovo Codice dei visti, in particolare per gli ingressi da paesi come Cina, Russia e India, dove le nuove classi medie hanno la possibilità di «spendere migliaia di euro in contanti» nei loro viaggi europei. Con «più presenze e per periodi più lunghi», il numero di arrivi potrebbe aumentare «di 2-3 milioni» nella sola capitale, dice Tajani. Anche «il turismo religioso gioca un ruolo importante: i pellegrinaggi saranno più facili». Ma, per il commissario all'Industria, il governo di Matteo Renzi deve muoversi in fretta per dotarsi di una «politica industriale del turismo», che comprenda un incremento del numero degli aeroporti e una formazione di alta qualità per gli operatori del settore. Quanto al rischio che i migranti economici usino il visto turistico per stabilirsi sul territorio europeo, Tajani riconosce che «gli abusi ci sono sempre stati. Ma i rischi sono bassi, mentre il beneficio economico è molto più alto». - Fonte: Il Messaggero (di David Carretta)