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VisitBritain: inserire la promozione del turismo nel "soft power" del governo

VisitBritain: inserire la promozione del turismo nel "soft power" del governo

06 Dicembre 2018

La proposta si articola in otto punti, tra la possibilità che i cittadini dell'Unione europea possano recarsi nel Regno Unito senza visto dopo la Brexit

La promozione del turismo in entrata contribuirà a rafforzare gli investimenti e gli affari interni del Paese, è quanto emerge da un rapporto di VisitBritain. La proposta avanzata è che la promozione possa essere inclusa nella strategia del "soft power" del governo, specialmente a fronte della Brexit, si legge su fonti di stampa. 

Posizionare il Regno Unito come un Paese che guarda verso l'esterno e che è aperto alle imprese potrebbe anche "contrastare le percezioni" secondo le quali lasciare la Ue "porterebbe la Gran Bretagna a isolarsi a livello internazionale".

"Il turismo è una leva che può essere utilizzata efficacemente e rapidamente per contribuire a realizzare l'obiettivo della Gran Bretagna globale di promuovere il Paese come una potenza globale aperta, inclusiva e rivolta al libero scambio - ha affermato Sally Balcombe, amministratore delegato di VisitBritain -. Coloro che vengono e vivono la Gran Bretagna in prima persona non solo sono più propensi a dire ai loro amici e parenti di fare lo stesso, ma sono anche più inclini a voler investire e fare affari qui in futuro". 

La proposta si articola in otto punti, tra cui servizi di visto migliori per incoraggiare i visitatori stranieri e garantire che i cittadini dell'Unione europea possano recarsi nel Regno Unito senza visto dopo la Brexit. Tra i punti è stato avanzata anche la richiesta che VisitBritain sia incluso in organismi intergovernativi coinvolti nel processo decisionale, rilevanti per il turismo. Inoltre, vien fatto presente che la connettività e il turismo dovrebbero costituire una parte fondamentale della politica commerciale del Regno Unito.

British Tourist Authority - che gestisce VisitBritain e Visit England - ha confermato la scorsa settimana che un accordo settoriale per il turismo è entrato a far parte di una trattativa ufficiale con il governo britannico.

FONTE = GUIDA VIAGGI 6 dicembre 2018