Visit Nepal 2020: obiettivo 2 milioni di visitatori all’anno
Il Nepal annuncia la nuova campagna promozionale “Visit Nepal 2020 – Lifetime experiences” che si pone come obiettivo quello di portare nel Paese 2 milioni di visitatori all’anno, con un relativo incremento della spesa giornaliera.
Con il claim “It is about the value, the feelings and culture that Nepal is all about”, Nepal Tourism Board (NTB) sottolinea che verranno impiegate ampie risorse per il lancio dell’azione pubblicitaria e che, oltre a prevedere gadget e bus londinesi “vestiti” dal logo della campagna stessa, sono in programma: l’inaugurazione di nuovi hotel 5 stelle a Kathmandu e a Pokhara (operativi già dal prossimo anno), l’ampliamento degli aeroporti esistenti e la costruzione di un terzo, la riqualificazione dell’aerostazione di Tribhuvan a Kathmandu, oltre al coinvolgimento dell’industria privata e della popolazione nepalese.
Come sottolinea Paolo Nugari, Console Generale Onorario del Nepal a Roma, “il Nepal è un Paese in grande trasformazione che guarda con fiducia al futuro ma che resta sempre fortemente legato alle tradizioni e alla sua cultura, in grado di offrire ai viaggiatori di ogni angolo di mondo attrattive naturalistiche, artistiche e culturali impareggiabili”.
Oltre al target dei 2 milioni di visitatori all’anno, con la nuova campagna, si intende anche diversificare l’offerta turistica che, ad oggi, continua a far registrare una sempre maggiore richiesta per il trekking e le spedizioni di montagna, con il rischio di sovraffollamento sulle vette nepalesi.
“Le imponenti vette del Nepal sono meta ambita di molti appassionati di trekking e di sport estremi – continua Paolo Nugari – ma ci teniamo a ricordare che il Paese non è solo il paradiso dell’alpinismo più estremo. I templi, i villaggi, la giungla, le antiche città e i nepalesi stessi, gente cordiale e ospitale, intrinsecamente religiosa, fanno parte di un prodotto eterogeneo, ricchissimo e vario. Da non dimenticare che il Nepal conta anche 4 siti inseriti nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità: Lumbini, la Valle di Kathmandu, il Parco Naturale di Chitwan e il Parco Naturale di Sagarmatha. Tutte queste zone del Nepal – continua Nugari – sono in grado di supportare e ospitare l’arrivo dei visitatori senza alcun problema”.
Sono inoltre previste campagne specifiche volte a sensibilizzare i viaggiatori a porre una sempre maggiore attenzione nei confronti della sostenibilità, alla ricerca di un equilibrio tra aspetti ambientali, economici, socioculturali che possano generare ricchezza se gestiti a basso impatto ambientale.
“Per le sue caratteristiche culturali e sociali, il Nepal offre una realtà unica, diversa anche da qualsiasi altra meta asiatica. Il turista italiano – continua Nugari – si è sempre dimostrato appassionato fruitore dei sentieri di trekking, interessato alla ricca architettura ereditata dalla illuminata dinastia Malla e cultore di un rapporto umano con le genti per condividerne le tradizioni e la quotidianità”.
Come dimostrano i dati diffusi da NTB, relativi agli arrivi in Nepal, nel 2018 gli italiani che si sono recati in Nepal sono stati 15.318, pari ad un incremento del 29,4% rispetto al 2017. Anche il primo semestre del 2019 (gennaio-giugno 2019) fa registrare ancora un segno positivo: +11,18% rispetto allo stesso periodo del 2018, con 5.908 presenze.
In continua crescita anche gli arrivi internazionali che, nei primi sei mesi del 2019, hanno registrato 585.531 presenze, con un aumento cumulativo del 12,6% rispetto allo stesso periodo nel 2018. I cinque Paesi che hanno generato maggior flusso di turisti in arrivo in Nepal da gennaio a giugno 2019 sono, in ordine: India (103.461), Cina (85.318), USA (48.201), Thailandia (32.365) e Gran Bretagna (28.951).
Fonte = IL GIORNALE DEL TURISMO 19 /09/19