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Viaggio nei meandri del decreto Ristori

Viaggio nei meandri del decreto Ristori

09 Novembre 2020
In arrivo ulteriori 400 milioni, ma cambiano le regole per poter accedere agli aiuti

Risorse in arrivo per il settore turistico? Sembrerebbe proprio di sì, almeno a giudicare dai dettagli contenuti nell'ultimo Decreto Ristori dello scorso 28 ottobre. Il 20 novembre, come riportato anche sul Sole 24Ore, scadrà infatti il termine dell'istruttoria delle oltre 7mila richieste di indennizzo presentate per un valore totale di circa 710 milioni di euro e da quella data il Mibact dovrebbe procedere all'erogazione dei contributi.
Troppo tardi e troppo poco. Se anche questa tabella di marcia venisse rispettata, si tratta di un provvedimento che lascia l'amaro in bocca a chi lavora nel turismo e nella cultura, settori accomunati nel decreto. In pratica, infatti, si è provveduto ad aumentare i fondi già creati dalle precedenti norme e, nel caso specifico del turismo, è stato incrementato di 400 milioni di euro il fondo a sostegno di agenzie di viaggi e tour operator. Un fondo che, dopo essere stato originariamente istituito per 25 milioni, si era visto aggiungere ulteriori 240 milioni, dei quali 20 destinati a guide e accompagnatori turistici.
Un tesoretto sicuramente insufficiente a riportare liquidità nelle casse degli addetti di settore, che però rappresenta un segnale importante di attenzione a un comparto fino a poco tempo fa quasi ignorato dal Governo.
Va poi aggiunto che gli operatori del turismo e della cultura con codice Ateco indicato nell'allegato 1 dell'ultimo decreto legge, come ad esempio strutture turistico-ricettive, attività di ristorazione, parchi divertimento, organizzazione di fiere e congressi o guide turistiche, potranno richiedere un contributo a fondo perduto, il credito d'imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda per ottobre, novembre e dicembre 2020 e la sospensione della seconda rata dell'Imu.

LE SCADENZE
Rispetto alle precedenti norme, anche il Bonus Vacanze viene modificato: si mantiene il credito fino a 500 euro a nucleo familiare, ma si prolunga al 30 giugno 2021 il termine per usufruirne. Verranno considerate le domande presentate entro il 31 dicembre 2020 secondo le modalità già definite in passato.
Resta invece inalterata la modifica inserita dal decreto Agosto, che ha previsto la possibilità di corrispondere il pagamento del servizio anche tramite l'intermediazione di piattaforme o portali telematici.
Il decreto Ristori prevede anche la proroga al 10 dicembre 2020 del termine per la presentazione del modello 770 da parte dei datori di lavoro. Infine, notizia da non sottovalutare, sono state inserite sei settimane di cassa integrazione di emergenza in più, da utilizzare nel periodo dal 16 novembre al 31 gennaio.
Ma la vera novità riguarda il cambio delle modalità di accesso ai fondi. Chi ha ottenuto nei mesi scorsi l'indennizzo che era previsto dal decreto Rilancio avrà in modo automatico il riconoscimento e si vedrà arrivare il bonifico sul conto corrente da parte dell'Agenzia delle Entrate entro il 15 novembre. Chi invece, pur rientrando nella tabella delle attività individuate con i codici Ateco allegati al provvedimento, non ha fatto domanda per ricevere il contributo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio, o aveva un volume d'affari e corrispettivi sopra i 5 milioni, dovrà compilare una nuova domanda tramite il canale dedicato dell'Agenzia delle Entrate. In questo caso il bonifico è previsto entro dicembre. E l'accesso ai contributi a fondo perduto è riservato alle sole attività con partita Iva attiva al 25 ottobre 2020.
Intanto si allarga il malcontento delle categorie escluse dal provvedimento, come le dimore storiche italiane o il comparto dei bus turistici, che chiedono un intervento urgente per essere ricompresi nelle categorie che più stanno soffrendo degli effetti della crisi.

Fonte = TTG ITALIA 09/11/20