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Viaggi e assicurazioni: italiani indietro rispetto a media europea

Viaggi e assicurazioni: italiani indietro rispetto a media europea

18 Maggio 2016

Se il dato sulla sottoscrizione di un prodotto assicurativo travel da parte degli italiani è in linea con il 2015, il Paese rimane lontano dalla media europea che si aggira intorno al 70% che dichiara di stipulare puntualmente una polizza viaggi. Una crescita, seppur lenta, c’è rispetto a 4 anni fa ma il mercato fatica a far propria la comprensione di una reale necessità se ancora il 42% degli italiani dichiara ‘di non averci pensato’.

Tante le opportunità dunque per gli operatori del settore di lavorare sulla cultura dell’assistenza in viaggio a fronte di una serie di preoccupazioni da cui gli italiani non sono affatto esenti.
La paura generata dagli atti terroristici non sembra avere avuto un impatto decisivo. Sono solo il 6% gli italiani che dichiarano di volersi assicurare contro questa eventualità, mentre le maggiori preoccupazioni rimangono un danno al proprio mezzo di trasporto con cui si va in vacanza (33%, in calo rispetto al 2015), un incidente con il mezzo di trasporto pubblico (il 30% dichiara di volersi assicurare contro questo rischio); un problema legato alla casa che si lascia per qualche settimana (27% in crescita di 8 punti percentuali sul 2015) e lo smarrimento in viaggio degli effetti personali quali valigie, vestiti, soldi (26% in linea con il dato del 2015).

Gli italiani restano fedeli alle adv ma si assottiglia la differenza tra coloro che acquistano la polizza viaggi in agenzia (30%) e chi provvede direttamente tramite la compagnia (29%). Per gli italiani è fondamentale che la polizza viaggi abbia una copertura medica, il 44% di loro sostiene l’essenzialità di questo elemento. Molto alta anche la percentuale di chi ritiene importante assicurarsi riservandosi il diritto di cancellazione (36%) e a fronte della possibile perdita del proprio bagaglio o degli effetti personali (29%).

Dopo la ripresa dello scorso anno, le intenzioni di vacanza per la prossima estate registrano una riduzione nella maggior parte dei paesi europei. Se l’Italia si ferma al 52% (-8%), la tendenza al ribasso è forte anche negli altri paesi: -7 punti in Germania (55%), -11 punti in Spagna (49%), -10 punti in Belgio (47%) –6 in Francia (57%). Fa eccezione l'Austria, che registra un tasso pressoché invariato rispetto allo scorso anno (63%, +1 punto).

Il budget per le vacanze risulta essere una delle voci del bilancio familiare più difficili da mantenere per gli europei meno abbienti. Il 21% degli artigiani e dei pensionati dichiara che ne farà a meno nel 2016, contro un contenuto 11% dei dirigenti e 13% dei dipendenti.

La tendenza è più evidente nell'Europa meridionale e vede l’Italia il paese con la più alta incidenza di rinunce: quest'anno il 35% degli italiani e il 26% degli spagnoli dichiara di non potersi permettere le vacanze, contro il 20% dei francesi e il 15% dei belgi. Al contrario, solo il 6% dei tedeschi e degli austriaci si troverà in questa situazione.

Meno vacanze ma con una maggiore capacità di spesa per i paesi dell'Europa meridionale: ad emergere in questa speciale classifica è proprio il dato italiano. È di 2.045 euro il budget previsto dagli italiani che andranno in vacanza (+337 euro rispetto al 2015) seguito da quello spagnolo pari a 1.886 euro (+167 euro). Si tratta tuttavia di importi inferiori rispetto al budget medio europeo (2.247 euro). I paesi dell'Europa settentrionale registrano una ricchezza maggiore: al primo posto gli austriaci, con un budget di 2.727 euro (+117 euro), seguiti da tedeschi (2.468 euro, stabile) e belgi (2.412 euro, stabile).

Vacanze in casa, è questo ciò che gli italiani sembrano voler evidenziare se ben il 74% di loro (+12 punti rispetto al 2015) dichiara che trascorrerà le vacanze nel nostro Paese. Una tendenza in linea con la crescita del dato in tutti i Paesi del Mediterraneo: il 64% dei francesi ha in programma di trascorrere le vacanze in Francia (+7 punti rispetto al 2015); allo stesso modo il 69% degli spagnoli (+4 punti). I tedeschi (36%), i belgi (39%) e gli austriaci (51%) continueranno a preferire anche quest'anno destinazioni situate nell'Europa meridionale.

Italia, Spagna e Francia sono i tre paesi che esercitano la maggiore attrattiva sugli europei con il Belpaese che la spunta sui concorrenti grazie al 24% delle preferenze contro il 19% della Spagna e il 21% della Francia. L’Italia, come da tradizione, rimane la meta più apprezzata dai turisti tedeschi e austriaci (il 27% ha intenzione di recarsi nel nostro paese).

I dati sono stati elaborati dal Barometro Vacanze di Europ Assistance e Ipsos. - Fonte: TravelNoStop.com