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Viaggi aerei, stop a test e quarantena per gli immunizzati

Viaggi aerei, stop a test e quarantena per gli immunizzati

18 Giugno 2021

Aggiornate le linee guida europee. L'esenzione decade se si arriva da aree ad alto rischio o con varianti Il nodo La raccomandazione: niente tampone sotto i 12 anni. Ma i Paesi vanno in ordine sparso
Leonard Berberi

Via i tamponi e le quarantene all'arrivo per le persone completamente vaccinate contro il Covid-19, ma anche per chi è guarito dal coronavirus da meno di sei mesi. Per tutti resta l'obbligo di mascherina. E del distanziamento di un metro per la durata del viaggio - per raggiungere l'aeroporto, per muoversi nel terminal, per imbarcarsi in aereo, per raccogliere il bagaglio sui nastri di consegna all'arrivo e per uscire dallo scalo -, ma non a bordo dei velivoli dal momento che i filtri dell'aria «Hepa» installati riducono di molto il rischio di contagio.

Il Centro europeo per il controllo e la prevenzione della malattie (Ecdc) e l'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) hanno aggiornato ieri le linee guida per volare nel continente, suggerendo agli Stati di tenere conto delle condizioni sanitarie di chi ha completato il ciclo vaccinale e di chi è stato positivo al coronavirus ed è guarito da massimo 180 giorni risparmiando ai viaggiatori il test o l'isolamento «a meno che non provengano da un'area ad altissimo rischio o in cui circola una variante che desta preoccupazione».

La nuova versione del protocollo sanitario contiene delle raccomandazioni - per i viaggi in aereo in Europa e da/verso Paesi terzi -, ma non si tratta di obblighi dal momento che la salute è una competenza esclusiva dei singoli Stati. Nelle 42 pagine che illustrano le linee guida sono molte le conferme delle misure introdotte oltre un anno fa, poco dopo lo scoppio della pandemia. Una di queste, peraltro disattesa in diversi aeroporti (anche italiani), suggerisce di far entrare al terminal soltanto i passeggeri che devono esibire all'ingresso la loro prenotazione o la carta d'imbarco. Gli accompagnatori devono stare fuori.

Il documento ricorda di non sottoporre al tampone i minori di 12 anni, di fatto i figli di quelli vaccinati. Ma anche in questo caso gli Stati europei stanno andando in ordine sparso: la Grecia, per esempio, richiede il test a chi ha almeno 6 anni, la Francia a chi ne ha almeno 11. Le linee guida sottolineano poi l'attendibilità dei tamponi rapidi - che richiedono meno tempo e sono più convenienti -: ad oggi diversi Paesi (come la Spagna) fanno entrare soltanto chi si è sottoposto al test molecolare.

Tra le curiosità il protocollo consiglia ai viaggiatori di «ridurre» l'utilizzo delle bocchette individuali dell'aria condizionata - quelle, per capirci, poste sopra i sedili - per contenere l'eventuale dispersione delle goccioline.
Secondo l'ultimo sondaggio dell'European Travel Commission il 72% degli europei intende viaggiare tra giugno e settembre soprattutto verso Spagna, Italia, Francia, Grecia e Portogallo.


Fonte = CORRIERE DELLA SERA 18/06/21