Verso nuovo dl sostegni: priorità al turismo. Nodo cassa covid e quarantena
Continuità aziendale e tutela dell’occupazione. Con questi due obiettivi il governo sta mettendo a punto un nuovo decreto sostegni a favore dei settori maggiormente colpiti dall’ultima ondata di contagi e dalle conseguenti misure restrittive, in primis il turismo.
Si punta innanzitutto alla riproposizione della Cassa Covid come strumento per evitare nuovi licenziamenti. Le richieste dei partiti e dei sindacati partono da un pacchetto di 13 settimane ma, stando alle recenti valutazioni interne all’esecutivo, si starebbero calcolando le risorse a disposizione per un range che parte da 9 e arriva appunto a 13 settimane.
Più difficile invece che possano trovare spazio le istanze per tornare ad equiparare quarantena e malattia per i lavoratori che hanno contatti stretti con un positivo. La materia è nelle mani della presidenza del consiglio ma, con la decisione di evitare la quarantena per i soggetti vaccinati con tre dosi o con due da meno di 120 giorni, di fatto si consente a chi ha avuto un contatto di uscire e anche di lavorare, eliminando così del tutto la necessità dell’indennità di malattia.
Diverso invece il discorso per i congedi parentali di chi ha un figlio minore di 14 anni positivo o in Dad. In questo caso la proroga è stata inserita nel decreto sullo stato di emergenza fino al 31 marzo e l’Inps ha già attivato sul proprio sito la possibilità di fare domanda, fornendo tutte le istruzioni necessarie. Pagare la malattia ai contatti dei quasi 2 milioni di italiani attualmente positivi sarebbe peraltro estremamente costoso e per ora la cifra a disposizione per il provvedimento sembra essere di circa 2 miliardi. Non tantissimi considerando che la lista dei settori che stanno chiedendo aiuto è lunghissima.
In cima c’è il turismo, il più colpito dalle cancellazioni durante le feste. Gli alberghi e tutto il settore hanno, insieme alle discoteche, la massima attenzione del governo, garantisce la ministra degli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini. “Rassicuriamo queste categorie di imprenditori e di lavoratori. L’esecutivo è pronto a intervenire, in tempi brevi, per approvare un piano ristori che vada, in modo preciso, a risarcire coloro che hanno subito i maggiori danni”, sottolinea.
Ma c’è anche il mondo dei trasporti, che sta facendo i conti con i contagi dei suoi stessi dipendenti, con i costi dell’energia sempre più alti ma con sempre meno viaggiatori. E ci sono i teatri, di giorno in giorno sempre meno frequentati ma anche in questo caso con costi altissimi per rimanere aperti.
Fonte = TRAVEL NO STOP 10/01/22