Verso la sfida Alitalia. Oggi arriva il ceo di Etihad
L'Alitalia-Cai presieduta da Roberto Colaninno è al collasso, potrà rinascere con l'arrivo dei ricchissimi emiri di Abu Dhabi, con i quali Montezemolo, 67 anni compiuti il 31 agosto, ha un'amicizia di lunga data. Montezemolo è stato il «facilitatore» dell'accordo che, dopo l'approvazione della Commissione Ue, porterà alla cessione del 49% di Alitalia agli emiratini. Etihad investirà complessivamente 560 milioni di euro, diventerà il primo azionista e il padrone di fatto dell'Alitalia. I soci di Alitalia, insieme a Etihad, hanno già designato come futuro a.d. della nuova compagnia Silvano Cassano, ex a.d. di Grandi Navi Veloci (fino al 2010) e di Benetton Group, da oltre sei mesi consulente di Etihad sul piano Alitalia. L'incarico di presidente non è ancora stato affidato.
«È una possibilità ma fino a metà di ottobre sono concentratissimo qui. Poi ne parliamo», si è schermito ieri Montezemolo sulla presidenza di Alitalia. Oggi arriva a Roma l'a.d. di Etihad, James Hogan. In agenda incontri con sindacati, dipendenti, governo. Montezemolo ha confermato i rapporti con Hogan: «Ci sentiremo al telefono nei prossimi giorni, non credo ci vedremo». L'a.d. di UniCredit, Federico Ghizzoni, ieri ha detto che «vista l'esperienza di Montezemolo potrebbe essere un buon nome» per la presidenza di Alitalia, confermando il parere favorevole di Giovanni Castellucci, a.d. di Atlantia.
Alitalia ha comunicato ieri la nomina di un nuovo responsabile commerciale, Ariodante Valeri. Secondo la compagnia Valeri proviene «da Grandi Navi Veloci, azienda in cui ricopriva la carica di general manager», è stato «direttore marketing del gruppo Benetton» e «general manager» di Hertz Italiana, aziende in cui ha lavorato il futuro a.d. Cassano (alla Hertz anche Hogan). Secondo una visura camerale Valeri, nato il 3 ottobre 1955 a Venezia, è «procuratore speciale» di Grandi Navi Veloci (dal giugno 2008) e nel comitato esecutivo di Stazioni Marittime Spa.
All'Alitalia Montezemolo probabilmente non avrà lo stesso stipendio della Ferrari, nel 2013 ha ricevuto 5,53 milioni lordi (compresi 50mila euro come consigliere Fiat). Anche dopo l'addio a Maranello, Montezemolo rimane vicepresidente di Unicredit, voluto da Abu Dhabi, da cui ha percepito 315.800 euro nel 2013 e consigliere di amministrazione della Tod's, 30.600 euro di gettone nel 2013. Ha lasciato in gennaio la presidenza di Ntv, la società del treno Italo in grave crisi, di cui è tuttora azionista al 33,46% con il «veicolo» Mdp, insieme a Diego Della Valle e Gianni Punzo. E, stando a una visura camerale, è proprietario di 17 azioni dell'Fc Juventus. - Fonte: Il Sole 24 Ore (di Gianni Dragoni)