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Valtur è tornata

Valtur è tornata

rima Valtur ha debuttato da professionista  il suo infatti è un ritorno  e in questa nuova porta 20 anni di esperienza nel top management nelle crociere, il settore più avanzato dell'industria nel segmento leisure, il più forte competitor del villaggio. Valtur dunque rinasce mentre compie 50 anni (si preparano festeggiamenti degni del caso). Ecco come.

Le persone contano

Anzitutto le persone: un emozionato Lijuljdjuraj ha ringraziato tutti. «Le agenzie di viaggi e i network che hanno continuato a credere in Valtur, talvolta garantendo personalmente con il cliente. E poi abbiamo scoperto che Valtur c'è sempre stata, grazie alla tenacia di uomini e donne che hanno difeso valori e know how di un modello di accoglienza inimitato, soprattutto per le famiglie. Valtur ha ancora tutto il suo patrimonio di professionalità e cultura, e il suo pizzico di follia. E dunque vale questa sfida, una grande responsabilità in cui io metto in gioco una vita di lavoro». A rappresentare la vecchia guardia c'erano il direttore del prodotto Piergiacomo Bianchi, Katia Di Nora, acquisti e F&B, e Cristian Zanon, il direttore dell'animazione, storico cardine di Valtur. Si rilancia così anche Valtur Academy, in collaborazione con lo Iulm e altri atenei, per formare la squadra di casa e per offrire all'esterno il know how di Valtur.

Valtur non si  orovacanzizza

Poi il progetto. «Sia chiaro  ha detto Pellegrino  Valtur non si  orovacanzizza come qualcuno ha immaginato. Neppure accadrà il contrario. I due marchi sono e resteranno strutturalmente diversi, non confrontabili», e tuttavia sinergici in termini di massa critica, con un totale  per ora  di 4mila camere, delle quali 900 in Orovacanze che ha 10 delle 23 strutture: tutte sono alberghi, non villaggi, e sei sono in montagna. L'offerta totale è di 13mila posti letto, sufficiente a produrre 1,7 milioni di presenze. Che già quest'anno promettono di generare un fatturato di circa 86 milioni di euro, in progresso di un 12% circa, in linea con la crescita del 15% portata a casa nell'inverno appena concluso.

In squadra al momento circa 90 persone, per arrivare a 150 negli uffici  entro il 2014 anche in una sede che aprirà a Roma  e a 1.500 in tutto con i villaggi a pieno regime in alta stagione. «Speriamo di poter recuperare presto tutto il meglio di Valtur», ha detto Pellegrino. Obiettivo ragionevole perché Valtur punta quasi al raddoppio del fatturato entro il 2019, con una crescita media di circa il14% l'anno innescata anche dall'apertura di una decina di nuovi villaggi, tutti e solo all'estero. «Tutti in gestione  ha detto Pellegrino  niente proprietà. E tutti finanziati con risorse proprie, entro un percorso virtuoso che ci consentirà di reinvestire in media ogni anno il 10/15% dei margini generati dalla crescita».

«Crediamo nell'Egitto»

Così appunto si spiega la tabella di marcia, a cominciare dall'investimento di 14 milioni per ristrutturare subito i villaggi che ne hanno bisogno. Ma nel 2016 aprono quelli nuovi in Tunisia e anche in Egitto: «Certo, crediamo con forza nell'Egitto, e nella pace», ha detto Pellegrino. Nel 2017 sarà la volta di Turchia e Grecia, nel 2018 aprono Maldive, Montenegro e Marocco, l'anno dopo Mauritius, Zanzibar e Baleari. Il tutto calibrato sulla combinazione di tendenze nel gusto nazionale e internazionale, sostenuto da una scommessa positiva sulla pace e sul recupero economico dell'eurozona, e ora più che mai su un vero e proprio programma di conquista dei mercati emergenti, a partire da una situazione in cui il 95% degli ospiti di Valtur è italiano, come l'85% di quelli di Orovacanze.

Dunque ora Valtur evolve da operatore domestico a operatore italiano globale, quindi parlerà sempre di più ai suoi nuovi clienti potenziali  almeno 200mila entro il 2019  in Asia Pacifico, in Medio Oriente e in Sud merica, dove la spesa media in turismo leisure sta crescendo a una media del 4% l'anno, con picchi che sfiorano il 6% in alcune aree. «La nostra clientela ideale  ha detto Pellegrino  è composta da un 90% di italiani nell'alta stagione domestica, e per il resto un 50/60% di stranieri». A dirigerli su Valtur, dove troveranno personale multilingue, sarà anche una nuova rete di GSA e PSA..

Messaggio al trade

Poi il messaggio al trade, e qui Domenico Pellegrino  e gliene siamo grati  ha ringraziato anche le testate del trade. «Che fanno un lavoro importantissimo, danno valore alla distribuzione, senza il loro lavoro per noi sarebbe difficilissimo mantenere questa relazione fondamentale». Evolve anche il pricing, definitivamente dinamico, della nuova Valtur, che utilizza un algoritmo in cinque variabili, base di uno yield management avanzato: «Che da solo aggiunge tra il 4 e il 6% al fatturato  dice Pellegrino  nei sistemi più validi arriva al 10». Poi Valtur sarà molto sul web, «dove di fatto e già una grande community», e dove il 97% degli italiani cerca le proprie vacanze.

Dunque Valtur conterà sulle agenzie che il web lo cavalcano e ne fanno un alleato, invece di subirlo, ad esempio utilizzando l'efficienza dell'assetto B2B2C: «Certo non saremo noi a scegliere  ha chiarito Pellegrino  sarà piuttosto il mercato». Prima ancora tuttavia nella relazione con il trade «vogliamo sanare gli effetti di un corto circuito, e su questo non sono ottimista, ho delle certezze», fondate su criteri «di serietà, quindi di qualità del prodotto, lealtà, chiarezza del pricing, modelli condivisi».

Il glamour e i campioni

Dunque come Pellegrino aveva promesso torna una nuova Valtur, decisa a capitalizzare «il meglio del proprio passato e il meglio del presente, sul nuovo mercato in evoluzione continua». E già tornato anche il glamour, come nella migliore tradizione, con i testimonial: giovani, belli e campioni. Massimiliano Rosolino, il grande nuotatore napoletano, con la sua affascinante moglie, la danzatrice Natalia Titova, e Carlton Myers, l'asso del basket italiano. Tutti contribuiranno all'offerta sportiva di Valtur, altro storico plus del brand. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web (di Marina Firrao)