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Vacanza in solitario, fenomeno in crescita tra le donne

Vacanza in solitario, fenomeno in crescita tra le donne

Secondo un recente studio di Booking.com, rispetto a cinque anni fa, le signore che hanno deciso di fare questa scelta sono aumentate della metà. Meglio degli uomini. Un report di Travel Guard già tempo fa evidenziava che le persone di sesso femminile sono molto più propense a spostarsi senza alcuna compagnia rispetto ai maschi. Una moda esplosa nei paesi anglosassoni che sta raggiungendo anche l'Italia. Secondo gli esperti da noi il boom ci sarà tra due o tre anni. Ma fuori dalle statistiche si scopre che sono già tante le donne che si stanno convertendo al viaggio in solitaria. L'anno scorso il Touring Club italiano ne ha conteggiate un milione e 400mila.

«Donne pronte a lavorare sodo per realizzarsi. Con un livello culturale alto e poliglotte. Determinate e indipendenti, curiose e coraggiose. Sulla trentina e spesso single» spiega Francesca Di Pietro, ideatrice del blog «Viaggiare da soli». Ma non è sempre così. «Viaggiare da sole non significa affatto essere sole. Significa che vi dovete arrangiare a portare la valigia» faceva notare con un certo orgoglio Maria Perosino, autrice del libro-simbolo «Io viaggio da sola». E allora eccole qui le novelle avventuriere dei tempi moderni. Donne in carriera, spesso figlie dell'Erasmus: partecipare al programma di mobilità europea é sovente la prima occasione vera per uscire di casa e da anni la percentuale delle studentesse in partenza supera quella dei ragazzi.

Secondo una ricerca del collettivo #WeGoSolo al top delle ragioni che spingono una donna a partire, un po' come fa la Julia Roberts in crisi del film «Mangia, prega, ama», è proprio la voglia di libertà, seguita dal desiderio di avventura e dall'aspirazione di conoscere un po' di più se stessi. Anche Booking.com testimonia che il viaggio da sole é un'esperienza arricchente per un terzo delle donne. «E un momento che cambia completamente il tuo mind-setting aggiunge Di Pietro -. Si diventa più forti, piene di energia e si riesce a tenere a bada le paure». E mentre ancora oggi a parlare di una vacanza così si ottiene un festival di facce perplesse e un po' pietose, unite a domande del tipo: «Ma come mai? Ma perché?», il mercato è sempre più pronto ad accondiscendere a ogni sorta di richiesta delle globe-trotter.

Per rendere loro la vita più semplice, c'è davvero di tutto. Dai blog  in Italia uno dei più gettonati é Permesola.com che offrono consigli su cosa fare, cosa evitare e cosa non dimenticare assolutamente a casa - a itinerari consigliati, dai weekend, per iniziare, ai viaggi più lunghi per chi è già esperta, Ci sono pure le guide womenfriendly. Morellini Editore ha appena pubblicato quelle dedicate a Milano, Roma, Venezia, Parigi e Marrakech. Dentro c'è qualsiasi cosa: dai musei ai ristoranti, dai caffè allo shopping, oltre ai suggerimenti per un viaggio sicuro. Se quest'ultima é una delle ragioni che vi ha frenato a partire finora, sappiate che esistono ostelli, da Roma a New York, aperti soltanto a donne. Anche alcuni hotel di alto livello riservano degli interi piani soltanto alle signore. Il Georgian Court Hotel di Vancouver è famoso per mettere a disposizione delle sue ospiti qualsiasi amenità che renda il loro soggiorno più confortevole: yoga, spa, parrucchiere. - Fonte: La Stampa (di Lorenza Castagneri)