Usa, nuovi tempi per il tampone: si lavora per il test a 24 ore dalla partenza
La diffusione della variante Omicron del Coronavirus preoccupa anche gli Stati Uniti. A neppure un mese dalla riapertura dei confini ai turisti internazionali, gli Usa stanno pensando di inasprire i requisiti di ingresso per rallentare il più possibile la diffusione della nuova variante nel Paese, come riporta Il Sole 24 Ore.
Il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) ha infatti dichiarato che sta lavorando per richiedere a tutti i viaggiatori, sia vaccinati che non, un test negativo effettuato il giorno prima della partenza verso gli Usa. Attualmente, chi è vaccinato può presentare un test effettuato entro tre giorni dall’imbarco.
“Stiamo lavorando per modificare l’attuale Global Testing Order per i viaggi man mano che apprendiamo più informazioni sulla variante Omicron; un ordine rivisto accorcerebbe i tempi per i test richiesti per tutti i viaggiatori aerei internazionali a un giorno prima della partenza per gli Stati Uniti”, ha affermato il Cdc.
Fonte = TTG ITALIA 01/12/21
Il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) ha infatti dichiarato che sta lavorando per richiedere a tutti i viaggiatori, sia vaccinati che non, un test negativo effettuato il giorno prima della partenza verso gli Usa. Attualmente, chi è vaccinato può presentare un test effettuato entro tre giorni dall’imbarco.
“Stiamo lavorando per modificare l’attuale Global Testing Order per i viaggi man mano che apprendiamo più informazioni sulla variante Omicron; un ordine rivisto accorcerebbe i tempi per i test richiesti per tutti i viaggiatori aerei internazionali a un giorno prima della partenza per gli Stati Uniti”, ha affermato il Cdc.
Fonte = TTG ITALIA 01/12/21