Unwto, così parlò Pololikashvili: «Italia sicura, ma ripresa lenta»
02 Luglio 2020
«Ce la faremo, l’Italia ce la farà». Sposa volentieri lo slogan che è riecheggiato tante volte in tutta Italia nel periodo del lockdown, Zurab Pololikashvili, segretario generale dell’Unwto, a margine della consegna del riconoscimento all’aeroporto di Fiumicino quale leader globale in sostenibilità e nell’impegno per il viaggio responsabile.
Il segretario generale, intervistato da L’Agenzia di Viaggi Magazine sottolinea: «L’Italia, anche nel turismo, sono sicuro che riuscirà a rialzarsi. Il vostro Paese è stato un modello di gestione dell’emergenza Covid-19, passando dai 5mila contagi quotidiani del momento di picco della pandemia, due mesi fa, a poco meno di un centinaio di casi di questi giorni, e la riapertura delle frontiere da parte dell’Unione Europea, potrà certamente favorire il rilancio anche della destinazione Italia».
E su una prima analisi della corta stagione estiva 2020, il segretario generale dell’Unwto è apparso molto cauto: «È davvero difficile valutare ora, agli inizi di luglio, cosa succederà nelle prossime settimane, anche perché ci sono ancora restrizioni in grandi Paesi esportatori di turismo (vedi Usa) e di conseguenza non si conoscono ancora tempi e modalità di ripresa dei vari collegamenti aerei, essenziali per ripristinare i flussi turistici internazionali».
Ma cosa indica il barometro Unwto sui trend turistici nel mondo da qui a fine anno? Pololikashvili è pragamtico: «Dobbiamo essere realistici: al momento il traffico turistico internazionale, alimentato soprattutto da grandi bacini come Usa e Russia, è praticamente fermo e dipenderà molto da come si evolverà la pandemia in questi paesi nelle prossime settimane, quali restrizioni rimarranno in vigore e quanti collegamenti aerei verranno ripristinati. Di certo i nostri analisti hanno ipotizzato che nel 2020, la perdita di traffico turistico internazionale si attesterà sul 75-80%. Certamente se la ripartenza di grandi mercati sarà rapida, è possibile ipotizzare un pronto recupero di quote di arrivi, ma oggi questa eventualità è ancora lontana».
Pololikashvili ha poi voluto aggiungere che «la scelta dell’Italia, da parte dell’Unwto, come Paese da cui avviare la campagna di rilancio del turismo internazionale proprio nel giorno della riapertura delle frontiere a livello europeo vuole essere un chiaro segnale di fiducia nei confronti dell’Italia come destinazione turistica sicura».
E infine Pololikashvili si dice ottimista, ma con cautela, sul recupero turistico dell’Italia. «Sono molto fiducioso per il vostro Paese, perché i turisti nel mondo vogliono tornare a viaggiare e l’Italia figura tra le mete più desiderate e quindi non appena ci saranno le condizioni, la ripartenza del vostro Paese nei mercati esteri potrà avvenire in tempi più rapidi. L’Italia ha una sua identità turistica ed alti valori di eccellenza nell’ospitalità, fattori che peseranno in positivo sul pieno rilancio della destinazione nel mondo dei viaggi», ha concluso il segretario generale.
Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 02/07/20
Il segretario generale, intervistato da L’Agenzia di Viaggi Magazine sottolinea: «L’Italia, anche nel turismo, sono sicuro che riuscirà a rialzarsi. Il vostro Paese è stato un modello di gestione dell’emergenza Covid-19, passando dai 5mila contagi quotidiani del momento di picco della pandemia, due mesi fa, a poco meno di un centinaio di casi di questi giorni, e la riapertura delle frontiere da parte dell’Unione Europea, potrà certamente favorire il rilancio anche della destinazione Italia».
E su una prima analisi della corta stagione estiva 2020, il segretario generale dell’Unwto è apparso molto cauto: «È davvero difficile valutare ora, agli inizi di luglio, cosa succederà nelle prossime settimane, anche perché ci sono ancora restrizioni in grandi Paesi esportatori di turismo (vedi Usa) e di conseguenza non si conoscono ancora tempi e modalità di ripresa dei vari collegamenti aerei, essenziali per ripristinare i flussi turistici internazionali».
Ma cosa indica il barometro Unwto sui trend turistici nel mondo da qui a fine anno? Pololikashvili è pragamtico: «Dobbiamo essere realistici: al momento il traffico turistico internazionale, alimentato soprattutto da grandi bacini come Usa e Russia, è praticamente fermo e dipenderà molto da come si evolverà la pandemia in questi paesi nelle prossime settimane, quali restrizioni rimarranno in vigore e quanti collegamenti aerei verranno ripristinati. Di certo i nostri analisti hanno ipotizzato che nel 2020, la perdita di traffico turistico internazionale si attesterà sul 75-80%. Certamente se la ripartenza di grandi mercati sarà rapida, è possibile ipotizzare un pronto recupero di quote di arrivi, ma oggi questa eventualità è ancora lontana».
Pololikashvili ha poi voluto aggiungere che «la scelta dell’Italia, da parte dell’Unwto, come Paese da cui avviare la campagna di rilancio del turismo internazionale proprio nel giorno della riapertura delle frontiere a livello europeo vuole essere un chiaro segnale di fiducia nei confronti dell’Italia come destinazione turistica sicura».
E infine Pololikashvili si dice ottimista, ma con cautela, sul recupero turistico dell’Italia. «Sono molto fiducioso per il vostro Paese, perché i turisti nel mondo vogliono tornare a viaggiare e l’Italia figura tra le mete più desiderate e quindi non appena ci saranno le condizioni, la ripartenza del vostro Paese nei mercati esteri potrà avvenire in tempi più rapidi. L’Italia ha una sua identità turistica ed alti valori di eccellenza nell’ospitalità, fattori che peseranno in positivo sul pieno rilancio della destinazione nel mondo dei viaggi», ha concluso il segretario generale.
Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 02/07/20