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UniCredit con 4Tourism: fari puntati sul comparto

UniCredit con 4Tourism: fari puntati sul comparto

19 Ottobre 2015

Caffè Con Il Direttore 

Gabriele Piccini, country manager dell'istituto di credito, stila un primo bilancio del progetto

Una grande banca che decide di entrare nel mondo del turismo con un progetto di ampio respiro. Un roadshow in tutta Italia per raccontare il progetto 4Tourism e la sorpresa di trovare un comparto vivace, che prova ad uscire dalla sabbie mobili delle ultime stagioni. Gabriele Piccini, country manager Italia per UniCredit, in questa intervista con TTG Italia racconta le sue impressioni di un settore che nell'ultima estate ha rialzato la testa.

Tra il prodotto incoming che sfrutta al meglio le difficoltà di alcuni Paesi concorrenti (Egitto e Tunisia) e gli albergatori che decidono finalmente di mettere mano alle strutture ricettive. Piccini, il suo progetto UniCredit 4Tourism ha attraversato l'Italia. Da quando abbiamo lanciato l'iniziativa, ad aprile 2015, abbiamo avviato una campagna di promozione lungo tutta l'Italia, toccando 20 tra le maggiori città e presentando il progetto a oltre 2.500 imprenditori del settore.

Abbiamo trovato operatori desiderosi di attenzione da parte di banche e istituzioni: segnali che già avevamo raccolto e che ci hanno portato a dedicare un progetto al turismo. Entro la fine dell'anno realizzeremo tutto ciò che abbiamo annunciato ad aprile, mettendo a disposizione della clientela una gamma di prodotti e servizi molto estesa. Andiamo nel dettaglio.

I finanziamenti di UniCredit sono stati assegnati? Il comparto turistico è variegato sia per tipologia che per dimensione delle aziende. I finanziamenti, per ora, sono andati per la maggior parte a imprese a conduzione familiare con fatturati raramente al di sopra di 2/3 milioni di euro. Il nostro approccio è stato trasversale, il comparto alberghiero è quello sicuramente con maggiore necessità di capitali da investire in riqualificazioni. E la tecnologia è un altro asset imprescindibile per chi vuole avere successo nel business turistico. Avete incontrato problemi sul mercato turistico? Abbiamo pubblicamente preso impegni importanti e, a distanza di 6 mesi dal lancio dell'iniziativa, si vedono i primi risultati.

Durante il nostro roadshow abbiamo ascoltato decine di albergatori e operatori: abbiamo potuto constatare come le istanze del settore fossero della stessa natura, come ad esempio il tema della commercializzazione del prodotto attraverso le Ota, della necessità di riqualificare le strutture o di fare sistema tra imprese operanti nel medesimo territorio. Avete stanziato 2 miliardi di credito entro il 2018. Quanto avete già distribuito e per quali progetti? Nei primi 8 mesi dell'anno abbiamo erogato circa 400 milioni di euro al comparto, ben distribuiti in tutti i segmenti della nostra clientela. Continuando con questo passo, contiamo di raggiungere l'obiettivo dichiarato anche prima del 2018.

Il settore alberghiero ha dunque fatto la parte del leone? Abbiamo la fortuna di avere tra i nostri clienti anche imprese di primo livello all'interno del panorama alberghiero italiano, che hanno programmato investimenti a medio/lungo termine. Come detto in precedenza, il comparto a livello generale sta affrontando diverse sfide, come ad esempio il dover sottostare a rigide normative, che impongono elevati costi di adeguamento, e l'accesso al credito, che talvolta è ancora legato alla presentazione di garanzie immobiliari il cui valore si è ridotto notevolmente rispetto a prima della crisi.

Negli anni passati avete lavorato con i principali tour operator italiani. Che impressione avete di questo comparto? Così come per gli alberghi, tra i nostri clienti abbiamo i principali tour operator italiani; ciò che emerge parlando con loro è che il segmento ha tenuto, nonostante da un lato la crisi economica e dall'altro le situazioni di scarsa sicurezza di tutti i Paesi dell'Africa mediterranea. Certo i nostri tour operator operano ancora su scala ridotta in confronto ad esempio ai grandi operatori tedeschi, ma queste sono le peculiarità imprenditoriali del nostro Paese.

Dopo il tour svolto in tutta Italia quale scenario turistico avete individuato? Il nostro itinerario è partito ad aprile, subito prima della stagione estiva, in un periodo in cui erano gli operatori stessi a non credere al fatto che il turismo potesse ripartire davvero nel 2015. Poi, con il passare delle settimane e delle tappe del nostro tour, gli imprenditori si sono mostrati sempre più ottimisti, supportati anche dai primi riscontri della stagione. Oggi le dichiarazioni delle associazioni di categoria apparse sui giornali confermano che la stagione è andata molto bene con incrementi a doppia cifra rispetto allo scorso anno, segno che il blocco dei consumi indotto dalla crisi sta piano piano scomparendo.

UniCredit ha siglato un'intesa con qualche gruppo assicurativo? Dal prossimo anno la polizza sarà obbligatoria per tutti i viaggi organizzati. Nel nostro catalogo abbiamo prodotti assicurativi per tutte le tipologie di impresa realizzati in collaborazione con i maggiori player mondiali. All'interno del progetto UniCredit 4 Tourism sono previste diverse soluzioni. Che bilancio tracciate per Expo 2015? Expo è senza dubbio stato un successo per l'Italia, i dati sui visitatori che arrivano in questi giorni non fanno altro che confermarlo. Credo che ne abbia beneficiato l'Italia intera, per il positivo ritorno d'immagine e visibilità che la manifestazione ci ha dato.

UNA CARRIERA NELLE BANCHE

Classe '56, Gabriele Piccini entra al Credito Italiano nel 1978. Dopo aver maturato esperienze in diverse realtà operative, con crescenti responsabilità, viene nominato dirigente nel 1997 e acquisisce una solida conoscenza degli ambienti bancari e finanziari. Dal 2001 entra nella capogruppo UniCredito Italiano, e dal 2004 ne è nominato direttore centrale: in questo ruolo contribuisce alla riorganizzazione, seguita alla fusio- ne delle banche e casse di risparmio territoriali.

L'anno successivo diventa d.g UniCredit Banca e tre anni dopo ne diventa amministratore delegato. Assume poi l'incarico di responsabile della Retail Italy network division, coordinando le tre banche UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma e Banco di Sicilia. Dal 2010 ricopre l'incarico di Chairman Italy di UniCredit Spa, oltre a essere consigliere in Abi e Nomisma. Foto: I risultati "Nei primi 8 mesi dell'anno abbiamo erogato circa 400 milioni di euro al comparto" è il bilancio stilato da Gabriele Piccini, country manager Italia di UniCredit. di Remo Vangelista - Fonte: TTGitalia.com