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Una green card per viaggiare in Europa Certificherà vaccinati, guariti e negativi

Una green card per viaggiare in Europa Certificherà vaccinati, guariti e negativi

La Commissione europea ha presentato ieri la proposta legislativa Il documento potrà esentare i titolari da alcune restrizioni sanitarie
Patricia Tagliaferri

Un passaporto vaccinale per tornare a viaggiare. La Commissione europea ha presentato ieri una proposta legislativa per creare un certificato, il digital green certificate, che consentirà ai cittadini dei Paesi membri di muoversi all'interno dell'Unione europea senza le restrizioni imposte dalla pandemia. Non si limiterà a dimostrare l'avvenuta vaccinazione, ma attesterà la negatività al tampone per chi non è stato ancora immunizzato o la presenza di anticorpi per chi è guarito dalla malattia. «Con il certificato verde si vuole ripristinare la circolazione in modo sicuro, responsabile e che dia fiducia a tutti. L'obiettivo è quello di riaprire», spiega la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Ma il commissario per la Giustizia, Didier Reynders, ha voluto sottolineare che «non sarà una conditio sine qua non per la libera circolazione e non sarà in alcun modo discriminatorio», ma solo un modo per viaggiare in sicurezza con restrizioni minime. Il nostro ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, si è detto «fiducioso sul green pass e sulla possibilità che si trovi una sintesi che non porti vantaggi competitivi a qualcuno a scapito di altri». «L'importante - dice - è che ci si muova tutti coordinati ma è evidente che si va un po' verso quella direzione. Alla fine ci sarà una linea comune che aiuterà molto la mobilità».
I TEMPI
Il documento dovrebbe essere disponile entro metà giugno, gratuitamente, in formato digitale o cartaceo, nella lingua ufficiale del Paese di provenienza e in inglese. Per essere pronta prima dell'estate, però, la proposta deve essere adottata rapidamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Parallelamente, gli stati membri devono predisporre quanto necessario per garantire l'attuazione tempestiva dei certificati verdi digitali e la conformità alle norme in materia di protezione dei dati personali. Si tratta di una misura temporanea, che sarà sospesa non appena l'Oms dichiarerà la fine dell'emergenza sanitaria internazionale. LE CONDIZIONI PER OTTENERLO
Potrà ottenere il green pass che consente di muoversi per
turismo chi è stato vaccinato con uno qualsiasi dei farmaci approvati e utilizzati in Europa, anche se gli stati membri possono decidere di accettare viaggiatori immunizzati con altri vaccini. Per ottenere il documento basta anche essere negativi ad un tampone, sia esso molecolare che rapido, o dimostrare di essere guariti dal Covid attraverso un test sierologico.
VALIDITÀ E VANTAGGI Il documento sarà valido in tutti gli Stati membri e aperto a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Spetterà sempre ai singoli Paesi decidere da quali restrizioni sanitarie possano essere esentati i viaggiatori muniti del green pass , a patto che tali esenzioni siano applicate allo stesso modo a tutti i titolari di un certificato verde digitale. Se uno Stato membro decide di continuare a imporre ugualmente la quarantena o i tamponi all'ingresso, deve notificarlo alla Commissione e a tutti gli altri Stati membri e giustificare la decisione.
SICUREZZA
Per garantire la sicurezza del certificato sarà predisposto un codice QR contenente le informazioni fondamentali necessarie e una firma digitale che ne garantisca l'autenticità. La Commissione predisporrà uno sportello per garantire che i pass possano essere verificati in tutta l'Ue e gli Stati membri verranno aiutati nell'attuazione tecnica dei documenti.
LE INFORMAZIONI I certificati includeranno notizie limitate, come nome, data di nascita, data di rilascio, informazioni rilevanti riguardanti il vaccino, i test, la guarigione e un identificativo univoco del 
documento. Questi dati possono essere controllati solo per confermare e verificare l'autenticità e la validità dei pass.
I DESTINATARI Dovrebbe essere rilasciato ai cittadini dell'Unione europea e ai loro familiari, indipendentemente dalla loro nazionalità, ai cittadini extra Ue che risiedono nell'Unione e ai visitatori che hanno il diritto di recarsi in altri Stati membri.

Fonte = IL GIORNALE 18/03/21