Un italiano su due vuole concedersi un viaggio
Un italiano su due ha intenzione di concedersi un viaggio, appena sarà possibile. Per immaginare come saranno le vacanze estive nel dopo covid-19 GfK Sinottica ha elaborato gli stili vacanza: cinque modalità differenti di approccio al mondo Travel&Holiday e cinque target da colpire con offerte e comunicazioni mirate.
Con la fine delle restrizioni alla mobilità e l’approssimarsi della stagione estiva gli italiani iniziano a pensare alle imminenti vacanze. Secondo i dati del covid-19 Tracking GfK Consumer Insight, quasi il 50% degli italiani ha intenzione di concedersi un viaggio, appena sarà possibile, spendendo anche più del solito.
È facile immaginare che le vacanze 2020 saranno diverse da quelle passate: alcune persone non potranno partire e altre - a causa di paure personali o restrizioni di legge - dovranno in qualche misura accontentarsi, scegliendo tra una gamma di possibilità più ridotta o comunque diversa dal solito. Ci sono però alcuni tratti caratteriali e comportamentali che caratterizzano le persone e che anche quest’anno influenzeranno il modo in cui gli italiani organizzeranno le proprie vacanze nel dopo covid-19.
I cinque stili di vacanze
GfK Sinottica ha riassunto questi tratti negli Stili Vacanze: cinque modalità differenti di approccio al mondo Travel&Holiday che contraddistinguono la popolazione italiana vacanziera. Questi stili sono stati costruiti nel corso degli anni e forniscono informazioni dettagliate su ciascun target. Ecco quanto è emerso.
Stile Traveller: 27,3% del totale vacanzieri, pari a circa 6,5 milioni di individui. È lo stile delle fasce di età centrali con buone risorse economiche. Dimostra una dinamicità accentuata e uno sviluppato interesse per la cultura. La vacanza, prettamente estiva e low cost, è vissuta in modo avventuroso e deve offrire occasioni di riflessione e stimoli culturali.
Stile Vacationer: 21,7% del totale vacanzieri, pari a circa 5,2 milioni di individui. Stile prevalentemente anziano e dal reddito medio. È poco dinamico e si rifugia nelle proprie abitudini alla ricerca della tranquillità. Anche la vacanza viene trascorsa in modo consuetudinario, in posti conosciuti e dove, in molti casi, possiede una casa di proprietà.
Stile Cushy: 8,3% del totale vacanzieri, pari a circa 2 milioni di individui. È il gruppo che più di altri attribuisce valore al servizio di qualità e che vuole godersi la vita senza compromessi. Ama lo star bene e per questo esige soluzioni confortevoli. Poco intraprendente, si affida a mediatori di sicurezza per prendere delle decisioni.
Stile Voyager: 18,9% del totale vacanzieri, pari a circa 4,5 milioni di individui. Rappresenta lo stile più evoluto e informato. È alla ricerca di avventura e di emozioni. L’interesse per la cultura e la voglia di essere informato su tutto sono i motori che lo spingono a girare il mondo e gli ingredienti che non possono assolutamente mancare nelle proprie vacanze. Il servizio assume un aspetto secondario: sapersi arrangiare è uno degli ingredienti del viaggio.
Stile Tourist: 23,7% del totale vacanzieri, pari a circa 5,6 milioni di individui. Questo gruppo raccoglie individui di età diverse e ben rappresenta la famiglia italiana. Vive la vacanza come occasione di svago, divertimento, ma anche come forma di convivialità e aggregazione familiare.
“Nel particolare contesto delle vacanze 2020, questi stili forniscono un punto fermo da cui partire per le strategie di marketing e di comunicazione, ancora più del solito: ad esempio un Voyager continuerà a cercare avventura ed emozione nelle sue vacanze, anche se avrà un numero più limitato di mete tra cui scegliere. Se si vuole attrarre questo target è importante comprenderlo a fondo e sapere cosa e come comunicare, per mantenere rilevante e appetibile la propria offerta, anche se diversa rispetto a quella degli anni precedenti", commenta Mara Galbiati, product lead della solution Media Measurement in GfK.
Fonte = GUIDA VIAGGI 11/06/20