Uk: passo indietro, da domani ritornano i test PCR validi solo 48 ore
Nuova modifica in Gran Bretagna: da martedì 7 dicembre alle quattro del mattino, tutti i viaggiatori, di qualsiasi provenienza, che arrivano ad un confine britannico, devono munirsi di un test PCR effettuato all’origine, con esito negativo con un massimo di 48 ore e non 72 come prima. Fino a quel giorno questo test non era necessario e bastava una PCR prima di due giorni dall’arrivo, con l’obbligo di mantenere l’isolamento fino a quando non si conoscesse l’esito.
L’industria dei viaggi britannica ha dichiarato che si tratta di un “colpo devastante” contro i timidi segnali di ripresa che si stanno registrando, ulteriormente aggravato dall’inclusione della Nigeria nell’elenco dei Paesi in rosso, che obbliga chiunque provenga da quel Paese a pagare quindici giorni di soggiorno in albergo, al costo di oltre 2.300 euro.
British Airways e Airlines UK, un gruppo di imprenditori del turismo, sono le prime a criticare le misure.
Il segretario di stato per la salute, Sajid Javid, ha affermato che le nuove misure sono dovute all’evoluzione della pandemia. Il numero dei casi ha registrato un leggero aumento ma è comunque inferiore ai casi verificatisi quest’estate quando lo stesso governo ha deciso di aprire le frontiere e abolire l’obbligo della PCR.
Ora, in più, c’è un’altra novità: i test PCR con 72 ore non sono più utili ma ci saranno solo 48 ore per farli. Questo è particolarmente difficile per i viaggiatori provenienti da continenti lontani, che corrono seri rischi di non poter entrare perché un ritardo o una perdita della coincidenza possono invalidare il test.
La norma è stata introdotta per affrontare la diffusione della variante Omicron e si applica a tutti i viaggiatori di età superiore ai 12 anni che visitano il Regno Unito o tornano da una vacanza, indipendentemente dallo stato di vaccinazione. Sajid Javid ha affermato che la mossa è dovuta a un “numero crescente di casi relativi ai viaggi”.
Fonte = TRAVEL QUOTIDIANO 06/12/21