Turisti esteri: 2014 a pieni giri
«Asia e Sud America sono le aree in pole position, perché caratterizzate dai più alti tassi di sviluppo economico - annuncia Andrea Babbi, direttore generale Enit - e anche di maggiore crescita nel consumo di turismo verso l'Italia». La tendenza emerge da una indagine Enit, realizzata attraverso la propria rete estera, presso i principali tour operator di 18 mercati europei e di 10 oltreoceano. La stragrande maggioranza dei tour operator interpellati è ottimista: il 71% di essi stima un incremento di vendite, il 25% afferma che rimarranno stabili e appena il 4% sostiene che saranno in diminuzione rispetto al 2013. Ciò significa che il 96% degli interpellati dichiara che il volume delle vendite aumenterà o rimarrà stabile.
In linea generale continueranno a tirare le classiche città d'arte (Roma, Firenze, Venezia) in particolare per i flussi provenienti dai mercati lontani. In Giappone si delinea un incremento di interesse per il trekking e la vacanza attiva, così come dal Sud America c'è una crescente richiesta di turismo sportivo, mentre Turchia e Israele puntano sulla cultura. A crescere saranno poi l'enogastronomia, il segmento degli eventi e quello dei viaggi di lusso. «Avremo un semestre molto interessante - prevede Babbi - e dovremo concentrare le nostre politiche nei 18 mesi che ci separano dall'Expo 2015. Un evento che metterà sotto i riflettori tutto il made in Italy, dal fashion al cibo, dai motori al design». Secondo le rilevazioni del Ciset gli arrivi internazionali cresceranno nel 2014 tra il +2,2 e il +3,1% e «sarà ancora l'extra Europa a fare da traino. I paesi dell'Europa centrale rimangono però il più importante mercato di origine per l'Italia rappresentando, con quasi 20 milioni di arrivi, circa la metà dei flussi».
«Bisogna essere concreti e pragmatici - aggiunge Babbi -; ci sono le nicchie ma è bene ricordare che il 50% degli arrivi è di matrice europea. Mercati come Austria, Germania, Svizzera vogliono una vacanza moderna ma all'insegna della tradizione, quindi chiedono mare, laghi, terme. Giusto guardare ai paesi emergenti, ma pensando anche a rilanciare Scandinavia, Francia, Spagna e continuando a corteggiare mercati consolidati». Come? «Dobbiamo promuoverci favorendo una forte presenza sul web e sui social network». I social media continueranno a guadagnare sempre più importanza nel settore turistico. «Quasi ogni secondo - rileva avverte la ricerca Enit - un viaggiatore europeo che si reca all'estero partecipa ad una social media community e il 14% di essi usa già i social come fonte di informazioni per pianificare i propri viaggi».
Tra le mosse attuate dall'Agenzia nazionale del turismo per rilanciarsi, il completamento della rete dei dirigenti all'estero: 7 le aree del mondo presidiate. «Nell'arco del 2013 abbiamo riposizionato autorevolmente i dirigenti - spiega Babbi - integrandoli nei consolati, nelle ambasciate, con un risparmio sugli affitti per 150mila euro, sono stati ottimizzati altri costi, favorito un maggior dialogo, rafforzati i rapporti con i grandi tour operator internazionali e razionalizzato il calendario delle fiere con un risparmio di costi del 50% per regioni e privati». Il rilancio della politica dei visti ha prodotto un +15% di emissioni nei primi nove mesi del 2013 «e ora stiamo lavorando su misure di semplificazione e estensione della validità». - Fonte: Il Sole 24 Ore (di Laura Dominici)