Turismo , UniCredit investe 2 miliardi
Sono le aree di intervento di UniCredit , l'istituto di credito che vuole passare da 45mila a 75mila clienti nel comparto entro il 2018. "E' il momento giusto per agire" ha spiegato l' a.d. Federico Ghizzon i. Il progetto denominato Unicredit 4 Tourism si basa su 4 pilastri: l'aspetto digitale, l'erogazione di impieghi per 2 miliardi alle Pmi del settore, soluzioni assicurative e il supporto all'accrescimento delle competenze finanziarie e di marketing. All'illustrazione del piano sono intervenuti alcuni player del settore. Il presidente e a.d. di Alpitour, Gabriele Burgio , ha spiegato che " c'è spazio per operatori seri: le Ota fatturano poco sul fronte dei pacchetti, area dove i t.o. sono specializzati ".
Per Giovanna Manzi, a.d. di Best Western Italia , la sfida degli hotel è quella di " riappropriarsi del ruolo di albergatori per offrire un'esperienza al cliente ". E' stato anche ricordato che gli hotel europei, secondo un'indagine di PhoCusWright , spendono in un anno 20 miliardi di dollari in commissioni per le Ota. DA PAG. 2 e miliardi per finanziare lo sviluppo delle imprese turistiche, nuovi strumenti assicurativi, un ciclo formativo e anche un indice digitale per conoscere meglio il mercato e i concorrenti. Sono le iniziative di UniCredit , una sorta di manifesto che va sotto il nome di UniCredit 4 Tourism. Il dibattito, organizzato nei giorni scorsi a Milano, è partito dalle potenzialità del settore che movimenta un giro d'affari di 165 miliardi di euro (10% del Pil nazionale) con 2,6 milioni di occupati tra diretti e indiretti.
" Cifre che - ha spiegato l' amministratore delegato di UniCredit, Federico Ghizzoni - potrebbero essere incrementate ". Il target prefissato dalla banca è accrescere la clientela turistica, attualmente composta da 45mila clienti con impieghi nel settore per 4 miliardi, per conquistare, entro il 2018, 30mila clienti aggiuntivi. Nei fatti il nostro Paese ha perso quote di mercato nel turismo mondiale, passando dal 5,8% di share nel 2000 al 3,7%. Expo e il prossimo Giubileo straordinario rappresentano delle opportunità da non perdere. " E' il momento giusto per agire ", ha sentenziato Ghizzoni. Da parte della banca l'impegno si svilupperà su 4 pilastri. E' toccato a Gabriele Piccini , country chairman Italia di UniCredit, illustrare il progetto.
I focus per le imprese " Il primo pilastro si fonda sull'aspetto digitale - ha spiegato Piccini - offre alle imprese la possibilità di conoscere in misura più approfondita il mercato e i concorrenti con l'obiettivo di gestire al meglio la propria reputazione e il proprio posizionamento ". L'uso di Internet e delle nuove tecnologie ha rivoluzionato il modo di viaggiare: crescono le prenotazioni online delle vacanze e i social media influenzano sempre di più le decisioni di viaggio. Per questo UniCredit ha investito 100mila euro in Travel Appeal, una startup incubata da H-Farm Ventures e coinvolta nel programma di accelerazione UniCredit Start Lab lanciato un anno fa. La startup analizza numerose e diverse fonti online e social sintetizzando in un unico indicatore la reputazione dell'impresa, consentendo di definire una efficace strategia per migliorare la reputazione e la comunicazione delle aziende turistiche. " Il secondo pilastro - ha aggiunto Piccini consiste nell'impegno a erogare, entro il 2018, 2 miliardi di euro di nuova finanza al turismo italiano, di cui circa il 75% è destinato a imprese con fatturato inferiore a 5 milioni di euro. Questo si traduce in una serie di prodotti dedicati come mutui fino a 22 anni, mutui stagionali e il Bond Italia 4 Tourism (finanziamenti a medio-lungo termine garantiti direttamente dal Fondo di Garanzia per le Pmi) ".
Ai prodotti tradizionalmente bancari si aggiunge un'offerta dedicata al rinnovamento delle strutture, con il supporto di finanziamenti a tasso agevolato. Il terzo pilastro prevede soluzioni assicurative offerte da UniCredit in collaborazione con alcuni storici partner del settore e infine il quarto pilastro consiste nel supportare l'accrescimento delle competenze finanziarie e le conoscenze di marketing e digitalizzazione degli operatori. UniCredit si candida ad organizzare giornate di formazione che da giugno a dicembre si articoleranno in cinque tappe: Costa Smeralda, Treviso, Lecce, Catania, Firenze. I player del settore. Se è vero che il mondo digitale ha cambiato le abitudini dei viaggiatori, resta un ruolo importante da svolgere per le aziende fisiche. Intervenendo nel dibattito, Gabriele Burgio , presidente e a.d. del Gruppo Alpitour , ha sottolineato che per i tour operator seri e fatti bene c'è ancora spazio. " Il successo - ha dichiarato il manager - è risolvere i problemi al cliente. In questo noi possiamo avere un ruolo meglio di altre aziende che operano online e che gestiscono servizi senza possederli. Inoltre le Ota fatturano poco sul fronte pacchetti dove invece i tour operator sono specializzati ".
Nel settore alberghiero l'orientamento futuro, secondo la visione di Giovanna Manzi , amministratore delegato di Best Western Italia , deve essere quello di "riappropriarsi del proprio ruolo di albergatori per offrire al cliente un'esperienza". Nel comparto alberghiero l'esigenza "è avere più soggetti in grado di mettere a rete 3-4mila hotel su una base di oltre 33mila strutture". Sul tema dello scenario futuro in termini di distribuzione, la manager ha detto che "si andrà verso una polarizzazione, con grandi player consolidati e soggetti alternativi come Uber o Airbnb ". E' stato anche ricordato che, secondo gli ultimi dati PhoCusWright, gli hotel europei spendono in un anno, per commissioni alle Ota, 10 miliardi di dollari. Troppi. E Manzi si domanda: cosa faranno le Ota quando vedranno - cosa che già sta avvenendo - ridursi i propri margini? E risponde: " Aumenteranno i costi ".
Da qui l'esigenza di creare massa critica per sedere al tavolo delle trattative con un buon margine d'azione. Di L. D - Fonte: Guida Viaggi