Turismo , sostegni urgenti per sei settori: in arrivo il decreto
08 Gennaio 2022
Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha scritto una lettera ai colleghi del Lavoro, Orlando, e dell'Economia, Franco, per chiedere un intervento urgente a sostegno delle aziende del settore, ancora in crisi per via dell'impennata dei contagi dovuta alla variante Omicron. Garavaglia chiede innanzitutto la proroga della cassa integrazione Covid, cioè gratuita, che è scaduta il 31 dicembre scorso. In pratica un decreto legge che faccia ripartire, «con carattere retroattivo, a decorrere dal primo gennaio 2022» la cig in sei settori:
1) agenzie di viaggio e tour operator, «senza distinzione tra realtà produttive con più o meno di 15 dipendenti, per una durata di 13 settimane» (27mi la i lavoratori a tempo indeterminato interessati);
2) strutture ricettive (alberghi, agriturismi, ecc.) per un totale di 139mila lavoratori, considerando anche i 30mila delle ditte in appalto;
3) parchi divertimento (565 dipendenti);
4) discoteche e sale da ballo (1.950 lavoratori);
5) stabilimenti balneari (1.200);
6) stabilimenti termali (5.062).
In tutto la platea di lavoratori interessata alla proroga della cig Covid conta circa 175 mila persone, in gran parte impiegate in imprese piccole e piccolissime che non hanno accesso agli ammortizzatori sociali ordinari. Ma Garavaglia sottolinea che c'è un problema anche «per le strutture alberghiere con più di 15 dipendenti», perché, pur essendo coperte dalla cassa ordinaria, dovrebbero pagare il contributo addizionale previsto per chi la utilizza. Il ministro chiede quindi di sopprimere questo costo considerando che spesso le aziende in questione sono ferme. I tre mesi in più di cassa Covid dovrebbero arrivare con un decreto legge la prossima settimana. La misura è indispensabile per evitare che le piccole aziende licenzino. Il decreto conterrà non solo interventi per i lavoratori ma anche sostegni agli imprenditori costretti alle chiusure, come per esempio quelli delle discoteche. Dovrebbe poi essere ripristinata l'equiparazione della quarantena alla malattia, anche questa scaduta lo scorso 31 dicembre. Misure di sostegno potrebbero infine scattare anche nel settore dei trasporti, dove ieri Ntv (treni Italo) ha annunciato il taglio dei collegamenti. In ogni caso, non servirà, almeno per il momento, un nuovo «scostamento di bilancio», cioè il ricorso a deficit aggiuntivo, dicono al ministero dell'Economia. Il decreto, che avrà un costo di alcuni miliardi (si era partiti da 2, ma chissà che non si arrivi a 5) dovrebbe essere finanziato con avanzi di spesa e altre voci del Bilancio. Cominciare l'anno dilatando il deficit, insistono al Tesoro, non sarebbe un bel segnale e metterebbe a rischio l'obiettivo di ridurre il debito. Più avanti, dopo l'elezione del presidente della Repubblica, il tema si riproporrà, soprattutto se i prezzi dell'energia continueranno a galoppare e i contagi pure. E a quel punto lo scostamento di bilancio sarebbe difficile da evitare.
Fonte = CORRIERE DELLA SERA 08/01/22
1) agenzie di viaggio e tour operator, «senza distinzione tra realtà produttive con più o meno di 15 dipendenti, per una durata di 13 settimane» (27mi la i lavoratori a tempo indeterminato interessati);
2) strutture ricettive (alberghi, agriturismi, ecc.) per un totale di 139mila lavoratori, considerando anche i 30mila delle ditte in appalto;
3) parchi divertimento (565 dipendenti);
4) discoteche e sale da ballo (1.950 lavoratori);
5) stabilimenti balneari (1.200);
6) stabilimenti termali (5.062).
In tutto la platea di lavoratori interessata alla proroga della cig Covid conta circa 175 mila persone, in gran parte impiegate in imprese piccole e piccolissime che non hanno accesso agli ammortizzatori sociali ordinari. Ma Garavaglia sottolinea che c'è un problema anche «per le strutture alberghiere con più di 15 dipendenti», perché, pur essendo coperte dalla cassa ordinaria, dovrebbero pagare il contributo addizionale previsto per chi la utilizza. Il ministro chiede quindi di sopprimere questo costo considerando che spesso le aziende in questione sono ferme. I tre mesi in più di cassa Covid dovrebbero arrivare con un decreto legge la prossima settimana. La misura è indispensabile per evitare che le piccole aziende licenzino. Il decreto conterrà non solo interventi per i lavoratori ma anche sostegni agli imprenditori costretti alle chiusure, come per esempio quelli delle discoteche. Dovrebbe poi essere ripristinata l'equiparazione della quarantena alla malattia, anche questa scaduta lo scorso 31 dicembre. Misure di sostegno potrebbero infine scattare anche nel settore dei trasporti, dove ieri Ntv (treni Italo) ha annunciato il taglio dei collegamenti. In ogni caso, non servirà, almeno per il momento, un nuovo «scostamento di bilancio», cioè il ricorso a deficit aggiuntivo, dicono al ministero dell'Economia. Il decreto, che avrà un costo di alcuni miliardi (si era partiti da 2, ma chissà che non si arrivi a 5) dovrebbe essere finanziato con avanzi di spesa e altre voci del Bilancio. Cominciare l'anno dilatando il deficit, insistono al Tesoro, non sarebbe un bel segnale e metterebbe a rischio l'obiettivo di ridurre il debito. Più avanti, dopo l'elezione del presidente della Repubblica, il tema si riproporrà, soprattutto se i prezzi dell'energia continueranno a galoppare e i contagi pure. E a quel punto lo scostamento di bilancio sarebbe difficile da evitare.
Fonte = CORRIERE DELLA SERA 08/01/22