Turismo scolastico - Il Ministero chiarisce le nuove regole
Il Ministero dell’istruzione ha, infatti, preparato un documento esplicativo, messo online sul sito del Miur, nel quale tenta di rispondere alle domande più frequenti che le nuove regole hanno già sollevato, sia da parte delle scuole stesse sia da parte di chi si occupa del settore delle gite scolastiche. Un modo di procedere che viene contestato da Fiavet Lazio, che da anni si occupa con attenzione del segmento scuole: il presidente Ernesto Mazzi in questa intervista sottolinea, infatti, la necessità di una nota ufficiale per chiarire meglio le regole attuali.
Il documento pubblicato sul sito del Miur chiarisce fin da subito che la nota 674/2016 sui viaggi di istruzione non attribuisce nuove responsabilità né ai docenti né ai dirigenti scolatici. “In particolare – si legge nel documento -, per quanto attiene agli accertamenti circa lo stato dei mezzi di trasporto, si tratta di documenti e verifiche che la scuola è tenuta a richiedere alla società di trasporti che viene di volta in volta individuata”. Quindi nessun insegnante o preside dovrà trasformarsi in un meccanico esperto.
Visto l’allarme che hanno creato le nuove norme sui viaggi di istruzione, che rischiano di dare un duro colpo al segmento del turismo scolastico, TTG Italia ha cercato di chiarire gli aspetti fondamentali della nota e del vademecum inviato alle scuole.
Stesso concetto vale per la responsabilità sulla condotta del conducente: non tocca ad insegnanti e presidi intervenire. “Il Vademecum della Polizia stradale – si legge nel documento - ribadisce le responsabilità in capo al conducente che deve mantenere, per tutta la durata del viaggio, un comportamento che non esponga a rischi le persone trasportate. In questo caso, la responsabilità della condotta è solo del conducente medesimo e la verifica dell’idoneità alla guida dello stesso ricade sulla società dei trasporti per la quale presta servizio. Non è compito quindi del personale docente o del dirigente scolastico l’accertamento di detta idoneità”. Si invitano però gli accompagnatori, “in una dimensione di esercizio di senso civico” a segnalare alla Polizia eventuali comportamenti considerati a rischio.
Quello che il documento precisa, però, è la possibilità da parte di presidi o insegnanti di richiedere l’intervento sia della Polizia locale che della Polizia stradale la mattina prima della partenza per verificare idoneità del veicolo e del conducente “in caso sorgano dubbi sulla regolarità degli stessi”.
Questo passaggio, per chi organizza turismo scolastico, è un punto critico: è necessario, infatti, calcolare con attenzione i tempi, perché in caso di ispezione del mezzo e del conducente il rischio che l’orario di partenza slitti (e non di poco) è un dato effettivo, con tutte le conseguenze che questo può avere sull’intero viaggio.
Il Ministero, inoltre, per chiarire meglio questi aspetti, ha provveduto a una revisione del Vademecum che a breve verrà resa disponibile anch’essa online. - - di Cristina Peroglio - Fonte: TTGItalia.com