Turismo religioso: 'Israele è un Paese sicuro'
Avital Kotzer Adari, direttore dell'ufficio nazionale del turismo israeliano, affronta il nodo della sicurezza durante la tavola rotonda sulle prospettive dei pellegrinaggi in Terra Santa. "Il Paese sta attraversando un momento di flessione degli arrivi per via dei sentimenti di paura e prudenza nei confronti dell'area - interviene Don Mario Lusek, direttore ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport Cei -, ma non ci sono problemi in Terra Santa".
Nonostante le tensioni dell'area mediorientale, "Israele è da molti anni un'isola felice - sottolinea Kotzer Adari -, e meta ideale per quanti vogliano godere delle bellezze dell'area e di un turismo a 360 gradi". La direttrice dell'ente, quindi, sottolinea l'ampia varietà di offerta della destinazione. "Anche se il turismo religioso rappresenta il 40 per cento dei flussi - spiega -, Israele è una destinazione completa, perfetta anche per il leisure e, negli ultimi anni, offre possibilità di viaggio adatte a budget differenti".
L'impegno dell'ente è teso a sostenere gli operatori che servono la destinazione con azioni di marketing, incontri sul territorio ed educational. imes New Roman","serif"'> Le previsioni di durata media dei soggiorni si attestano a 4,2 notti, con una crescita di viaggiatori che andranno in vacanza con la famiglia. E tra i prodotti, con l'arrivo della bella stagione, guadagna spazio il balneare, con il 45 per cento dei viaggiatori che sceglierà destinazioni di mare. DI C. DI C. - Fonte: Ttgitalia.com