Turismo internazionale in marcia, oltre la crisi: Europa e Medio Oriente trainano la ripresa
Con un numero di arrivi a livello globale che ha raggiunto l’84% dei livelli pre-pandemia tra gennaio e luglio, l’industria mondiale del turismo prosegue la sua marcia verso il pieno recupero dei flussi pre-pandemia.
I dati elaborati dal World Tourism Barometer 2023 dell’Unwto evidenziamo come la domanda turistica sia rimasta resistente in tutti i mercati nonostante le sfide economiche e geopolitiche, ma il settore deve ora adattarsi alle nuove realtà.
Nel periodo gennaio-luglio, 700 milioni di turisti hanno viaggiato a livello internazionale, con un aumento del 43% rispetto agli stessi mesi del 2022. Il mese più affollato è stato luglio, con 145 milioni di turisti nel mondo, pari al 20% del totale dei sette mesi. Europa, Medio Oriente e Africa hanno trainato il rimbalzo del settore.
Proprio l’Europa spicca con numeri oltre la media, recuperando il 91% dei livelli pre-crisi, grazie alla robusta domanda intraregionale e agli arrivi dagli Stati Uniti. Il Medio Oriente ha registrato i risultati migliori, con arrivi superiori del 20% ai livelli 2019, mentre l’Africa ha recuperato il 92% del numero di visitatori pre-crisi.
«Il turismo è in forte ripresa in ogni parte del mondo. Ma mentre il nostro settore si riprende, deve anche adattarsi – ha sottolineato il Segretario generale dell’Unwto, Zurab Pololikashvili -. Gli eventi meteorologici estremi a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi e le sfide critiche legate alla gestione dei flussi turistici in aumento sottolineano la necessità di costruire un settore più inclusivo, sostenibile e resiliente e di garantire che la ripresa vada di pari passo con il ripensamento del nostro settore».
Sulla base del tasso di viaggi in corso e delle prenotazioni per settembre-dicembre, gli analisti Unwto prevedono che il turismo internazionale globale raggiungerà l’80-95% dei livelli pre-pandemia nel 2023. Allo stesso tempo, la riapertura della Cina e di altri mercati asiatici dovrebbe incrementare i viaggi in tutto il mondo.
Tra i rischi per la ripresa vi sono l’inflazione elevata e l’aumento dei prezzi del petrolio, che hanno fatto lievitare i costi di trasporto e alloggio, incidendo sui modelli di spesa dei viaggiatori.
Fonte = TRAVEL QUOTIDIANO 21/09/23