Turismo in Grecia, ecco perché la questione migranti non ha conseguenze
“Il messaggio che gli agenti di viaggi devono dare ai loro clienti è duplice: il nostro è un Paese sicurissimo, e il problema dei migranti non interessa le strutture turistiche”. Queste le parole con cui Kyriaki Boulasidou, direttore dell’Ente Nazionale Ellenico per il turismo (nella foto), inquadra la situazione della Grecia alle porte dell’alta stagione.
"Gli adv rassicurino la clientela"
Stagione che si preannuncia estremamente positiva, nonostante le questioni economiche e sociali che il Paese si trova ad affrontare. “Una situazione - specifica il direttore - che fa male a tutto il turismo, non solo a quello greco. Ma i dettaglianti devono essere pronti a rispondere alle domande dei loro clienti e assicurarli su un dato di fatto: non devono preoccuparsi, perché è vero che alcune isole del Nord Egeo stanno subendo una maggiore affluenza da parte dei flussi migratori, ma hanno spazi più ampi per l'accoglienza e assicurano una totale indipendenza dalle località turistiche”.
Alla domanda di TTG Italia sul possibile impatto che la situazione dei profughi può avere per l’inbound nelle isole greche, Boulasidou risponde insistendo soprattutto su un aspetto: “Gli hot spot, i centri di accoglienza momentanea, di registrazione e di identificazione, sono controllati e completamente sicuri e si trovano lontano dai centri abitati”. Nessun problema, dunque, per i turisti? “Assolutamente no, le strutture per i profughi sono lontane da quelle turistiche: i viaggiatori non devono lasciarsi influenzare dalle notizie apparse sui media, la Grecia ha attuato tutti i provvedimenti per gestire al meglio la questione dei migranti”. - di Stefania Galvan - Fonte: TTGitalia.com