Turismo di lusso è boom a Roma per i grandi alberghi
Verso la ripresa. Turismo di lusso è boom a Roma per i grandi alberghi. Aumentano le presenze nei "cinque stelle" Nel 2014 +8,1% e quest'anno si prevede +10.
Il turismo comincia a cambiare volto e i super ricchi, quelli che spendono tanto, hanno messo Roma nelle loro agende. Nel 2014 il numero delle presenze negli hotel a cinque stelle della Capitale è aumentato dell'8,1%, praticamente il doppio rispetto all'andamento generale registrato nello stesso periodo a Roma e provincia (+4,8%). Il dato, segnalato dalla Banca d'Italia, fa il paio con un'altra evidenza, emersa nell'ultimo World Luxury Index Hotels, secondo cui Roma è diventata la prima destinazione nel Mediterraneo per il turismo di lusso, con una crescita del 13% degli arrivi messa a segno nell'ultimo anno. E per quest'anno gli operatori non fanno mistero di aspettarsi un +10% netto. Il risultato ribalta l'immagine tradizionale di una Città Eterna meta di un turismo di medio livello, che spende poco e rimane pochi giorni. Ma l'inversione di tendenza non va letta solo come la dimostrazione di un maggiore interesse internazionale, ma anche come la risposta ad un'offerta di alloggi di qualità sempre più ampia e concorrenziale con le altre città europee. Nella Capitale ci sono 29 hotel a cinque stelle.
A parte i grandi hotel storici, molti di questi sono nati negli ultimi anni, seguendo strade anche in parte inedite. È il caso, ad esempio, di Palazzo Montemartini, inaugurato nell'agosto del 2013 a pochi passi da Termini e dalle Terme di Diocleziano; del First Luxury Art Hotel di via del Vantaggio, ispirato totalmente all'arte e alle sue manifestazioni. O ancora del Dom hotel di via Giulia, costruito all'interno di un ex-convento e impreziosito da tre litografie di Andy Warhol.
Il turismo di lusso ha due possibilità: la maestosità del grande albergo con tutti i suoi servizi e la sua eleganza, o la discrezione del piccolo boutique hotel. Il tutto per conquistare la fetta di turismo che spende di più. Secondo il Billionaire Census della banca svizzera Ubs, il maggior numero di miliardari si concentra in Europa (775 contro i 609 degli Usa e i 560 dell'Asia). Ma a parte i possessori di fortune inarrivabili, i consumatori di beni di lusso sono molti di più: 380 milioni, destinati a diventare 440 milioni nel 2020. Il 17% di quanto spendono ogni anno finisce per pagare i costi degli alberghi dove scelgono di alloggiare, un dato che nel 2014 è cresciuto del 9%. Nel 2014 sono stati spesi per gli hotel a cinque stelle nel mondo 187,1 miliardi di dollari.
Tra i primi cinquanta brand internazionali del turismo non c'è neanche un'azienda italiana: «Ora Roma si candida per conquistarne una fetta importante», ha annunciato il sindaco Ignazio Marino. Il turismo cresce guidato dalla presenza degli stranieri, che nel 2014 sono aumentati del 5,6% contro il +3,4% degli italiani. Gli americani, un quinto del totale delle presenze turistiche a Roma, spinti dal dollaro forte hanno aumentato le loro presenze più degli altri (+5,1%) seguiti dagli europei (4,5), mentre i giapponesi hanno fatto registrare per la prima volta dopo molti anni un -0,4%.
Il grado d'occupazione delle camere d'albergo è stato pari al 73,2%. Per la Banca d'Italia questo trend positivo è proseguito anche nei primi mesi del 2015, confermato dall'aumento record dei visitatori presso i siti archeologici e i musei della Capitale in aprile. Ma è ancora scarsi il numero di giorni di permanenza. Il turismo mordi e fuggi in media non supera le due notti nella Capitale, oco rispetto alle altre grandi città europee. La speranza è nel Giubileo, un'occasione non solo per la marea di turisti che porterà a Roma nel corso dell'Anno Santo, ma soprattutto per l'effetto immagine che - secondo gli esperti - dovrebbe dare risultati negli anni successivi. Di D.A. - Fonte: La Repubblica