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Turismo culturale a due velocità

Turismo culturale a due velocità

Turismo culturale a due velocità - Sorrento - Il turismo culturale cresce in Italia: rappresenta oltre il 36% dell'intero mercato turistico (era il 34% nel 2009). Gli arrivi nelle città d'arte, infatti, tra 2009 e 2013 sono cresciuti costantemente, più di tutti gli altri segmenti turistici e quasi 5 volte di più del segmento mare.

Nel 2014 la spesa dei turisti "culturali" è stata di 12,5 miliardi in crescita del 5,6% sul 2013, secondo il Rapporto Annuale Federculture 2015 che sarà presentato a luglio. Ma, l'attrattività di luoghi legata alla cultura non è valorizzata in modo uniforme sul territorio nazionale. A esempio, il Mezzogiorno, sebbene abbia registrato tra il 2013 e il 2014 un incremento di visitatori nei musei nell'ordine del 12%, non attrae quanto potrebbe. Pur detenendo il 25% del patrimonio storicoartistico nazionale, il Sud accoglie 8,4 milioni di viaggiatori stranieri che rappresentano solo l'8% di quelli che raggiungono l'Italia, meno di quanti ne arrivino nella sola Toscana, 8,6 milioni (dati 2014). 

A questi temi è stato dedicato l'incontro «Cultura e Turismo, strategie di crescita», che si è tenuto mercoledì a Sorrento all'Art Hotel Gran Paradiso: un simbolo del connubio tra turismo e cultura poichè espone, nelle stanze e negli spazi comuni opere d'arte contemporanea, nell'ambito del progetto «100: 100 anni 100 stanze 100 artisti». L'evento sorrentino ha anche fornito l'occasione per presentare un protocollo d'intesa tra Federculture e Federturismo Confindustria il cui obiettivo è avviare azioni congiunte per la valorizzazione culturale e territoriale integrata, coinvolgendo  gli attori locali.

Il Rapporto Annuale Federculture accende i riflettori proprio sul turismo culturale nel Mezzogiorno, area del Paese ricchissima: con 1.150 siti tra musei, monumenti e aree archeologiche, pari al 25% del totale nazionale. Dotata di 16 siti Unesco, cioè il 32% di quelli italiani; 3.748 biblioteche pari al 30% di quelle pubbliche italiane. E ancora nel Sud Italia si contano 11.096 beni immobili vincolati su 46.025 tutelati a livello nazionale. Alla tanta ricchezza non corrisponde un'ampia fruizione di tale patrimonio. Ad esempio, i siti culturali statali del Sud nel 2014 hanno attratto 8,5 milioni di visitatori (esclusi quelli della Sicilia) vale a dire il 20% dei visitatori di tutti i siti nazionali , metà di quelli del solo Lazio, pari a 18,5 milioni. C'è stata una crescita del 12% dei visitatori, ma questi sono per lo più concentrati sulla Campania i cui istituti culturali accolgono il 78% dei visitatori delle regioni del Sud. Anche considerando altre formee tipologie di turismo, si rileva una discrepanza tra le potenzialità attrattive delle regioni del Mezzogiorno e i flussi turistici reali. Sebbene gli arrivi di stranieri nel Mezzogiorno siano aumentati del 9% (incremento più alto di tutte le macroaree) nel 2014 hanno raggiunto solo l'8,3% degli arrivi totali nel nostro Paese.

«Le prospettive di crescita del turismo italiano sono strettamente connesse alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese», dichiara il presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio. «La cultura può creare ricchezza - conferma Roberto Grossi, presidente di Federculture -. Ma è anche necessario stimolare una nuova produzione artistica e culturale».

I numeri chiave - 36% Turismo culturale In Italia è cresciuto tanto da rappresentare una quota significativa del mercato turistico totale 8,4 milioni Viaggiatori stranieri Accolti nel Sud Italia: sono pari a solo l'8% del totale italiano 25% Il patrimonio Il Mezzogiorno ha un quarto dei beni monumentale del Paese: 1150 tra siti archeologici e monumenti, 16 siti Unesco, 3.748 bibliotech Di V. V. - Fonte: Il Sole 24 Ore