Tunisia, una destinazione sicura
Il piano del Ministero del Turismo, studiato in quattro punti fondamentali, pone infatti al primo posto proprio la sicurezza, sia per i locali, sia per i turisti; seguono poi l'attenzione, la cura e la tutela dell'ambiente intorno e al di fuori delle zone turistiche, una corretta promozione turistica della destinazione e infine, ma non ultima, un'offerta fatta di servizi di qualità.
Il ricettivo di charme
Tra i primi assi da calare le attrattive per il turismo balneare, che occupa il 90 per cento dell'attività inbound e trova in Djerba la sua punta di diamante. Sono 46mila i posti letto nella cosiddetta "Isola Dolce", completamente sold out in ogni stagione.
Un ricettivo che volutamente non si limita più ai grandi alberghi dalle cupole bianche, ma si offre al turista con gli 'hotel de charme', strutture che non devono superare le cinque stanze e sono ricavate o ricostruite sullo schema degli antichi caravanserragli o delle tipiche case tunisine.
Dopo la Primavera Araba, però, il Paese fatica ancora a risollevarsi, anche se l'ente del turismo è fiducioso per il futuro. "Ci stiamo riprendendo - afferma il direttore dell'Ente tunisino in Italia, Dora Ellouzee -: se nel 2012 gli italiani che hanno visitato la Tunisia sono stati circa 216.500, praticamente il doppio del 2011, i primi dieci mesi di quest'anno hanno segnato più di 213mila turisti italiani, praticamente oltre otto punti percentuali in più rispetto al pari periodo 2012".
La componente italiana si trova, ora, a rivaleggiare con quella britannica per la conquista del terzo posto in assoluto. "Il nostro obiettivo per il mercato italiano - aggiunge Ellouze - è quello di ritornare ai valori di arrivi del 2010. Il primo bacino, ma non dovrebbe essere una sorpresa, è sempre quello francese, seguito da quello tedesco".
Turismo naturalistico
Del resto sia dalla Francia, sia dall'Italia la Tunisia è raggiungibile con la compagnia di bandiera tunisina in un paio d'ore, con una rotta praticamente in linea retta. E se Tunisi è l'hub di arrivo e partenza per il resto dell'Europa, dalla capitale del Paese nordafricano i voli interni portano verso l'isola di Djerba o verso l'area delle oasi per raggiungere cittadine come Douz e Medenine.
E qui la Tunisia cala il suo secondo asso sul tavolo verde del turismo internazionale: non solo l'aspetto balneare, ma anche quello naturalistico, con proposte di itinerari in jeep attraverso le oasi del Sud del Paese, per conoscere le case berbere nel deserto di pietra, così come gli esempi di artigianato locale.
"La Tunisia - commenta Ellouze - è un Paese dai mille volti, dove il turismo non si può limitare al soggiorno al mare, ma rappresenta anche un'occasione per conoscere la gente locale, assolutamente disponibile. E quando la stagione balneare è ormai finita per il mercato italiano, proponiamo l'area sahariana, con tour alla scoperta dei siti ben conservati del periodo punico e di quello romano".
Un'offerta diversificata e studiata per ogni stagione è, non a caso, il messaggio centrale su cui punta l'ente del turismo e sul quale si basa la campagna di comunicazione internazionale in cui rientra anche l'investimento per l'Italia.
I mille volti della Tunisia includono anche la salute fisica, con l'antica tradizione delle cure talassoterapiche, per le quali il Paese si classifica meritatamente al secondo posto al mondo dopo la Francia.
Sport e crociere
Ma ci sono ulteriori carte da mettere sul piatto: lo sport, con dieci campi di golf aperti tutto l'anno in località prettamente turistiche "con l'obiettivo - conferma Ellouze - di crearne ulteriori cinque nel prossimo quinquennio", e infine le crociere: "Queste ultime sono una delle nostre risorse perché, facendo tappa a Tunisi, porto de la Goulette, permettono ai turisti di visitare i principali siti del Nord, quali Cartagine e Sidi Bou Said".
E rincara: "Una massiccia campagna di comunicazione è stata effettuata con successo su mass media, internet, televisione, quotidiani e stampa trade: con il claim 'Liberi di viverla appieno' abbiamo invitato i viaggiatori a scoprire tutto il fascino della Tunisia, perché non va scordata la possibilità di unire diverse esperienze anche in una sola giornata: mare, benessere, golf e deserto".
La campagna è stata studiata in due wave: la prima fino a luglio, la seconda si è invece conclusa a novembre 2013. Il turismo è uno dei pilastri fondamentali dell'economia tunisina e rappresenta il 7 per cento del Pil nazionale, fornendo lavoro a circa 400mila persone. "L'ulteriore obiettivo - specifica Ellouze - è di proseguire il trend di crescita e arrivare a raggiungere i 7 milioni di turisti l'anno". - Fonte: TTG Italia (di Mario d'Arrigo)