Tunisia: al lavoro sul volo diretto tra l’Italia e Djerba
La ripresa delle crociere di questo mese “è uno dei segnali più importanti della stabilizzazione della sicurezza nel Paese, che è totalmente normalizzata. Attendiamo i crocieristi italiani”. Parola di Souheil Chaabani, da poco nominato direttore per l'Italia dell’ente nazionale tunisino per il Turismo.
Nel delineare il quadro della situazione attuale, il manager segnala un trend sostanzialmente stabile: “A oggi abbiamo registrato 3,5 mln di arrivi, in linea con l’anno scorso. La clientela russa, soprattutto per la stagione estiva, ha portato la destinazione a un record di afflussi e la previsione è chiudere il 2016 con 650mila-750mila turisti da questo mercato”.
Anche dal nostro Paese il direttore parla di un mantenimento della domanda: “Sono stati 55mila i turisti fino alla fine di settembre, una cifra stabile rispetto all’anno precedente”. Ad andare per la maggiore nelle preferenze dei nostri connazionali è stato il balneare, con le aree di Djerba e Hammamet. Numeri da incrementare, anche con il volato di linea: “Vogliamo concentrare gli sforzi di cooperazione con Tunisair per un collegamento diretto tra l’Italia e Djerba da Milano, Venezia o Roma”, anticipa Chaabani.
Per quanto riguarda nuovi charter “ci sono segnali di ripresa da parte dei t.o. e ci stiamo lavorando con i partner, anche con Nouvelair”. L’obiettivo a chiusura d’anno per il mercato tricolore è “70mila arrivi”, afferma il direttore.
La strategia si concentrerà innanzitutto “nel dissipare timori infondati sulla sicurezza”, saranno incrementati viaggi stampa ed educational e si lavorerà sul segmento crocieristico, puntando sulla diversificazione del prodotto, “balneare, culturale, gastronomico, deserto, benessere”, sulla vicinanza del Paese all’Italia, “geografica, culturale e di tradizioni” e sulla sua fruibilità 12 mesi l’anno. - di n.s. - GuidaViaggi.it