Tunisia: a Douz per il Festival del Sahara
Giunto alla 51ª edizione che quest’anno si terrà dal 20 al 23 dicembre 2018, il Festival del Sahara di Douz in Tunisia chiama a sé le tribù nomadi tunisine, algerine, libiche ed egiziane. Nato inizialmente come competizione di mehari – dromedari -, dal 1967 il Festival viene supportato prima dagli enti locali per poi giungere nel 1981, ad un pieno sostegno del governo tunisino. L’obiettivo diventa perciò la promozione di una Tunisia tollerante verso le altre culture, aperta e turistica semplicemente rimanendo sé stessa. Il Festival del Sahara di Douz è la celebrazione del patrimonio culturale e artistico della tribù arabo-berbera di M’razigs (Marzougui): un concreto simbolo di pace tra popoli che per lungo tempo sono stati in lotta tra loro. Durante queste giornate, l’atmosfera pacata e calma del deserto si trasforma in un ritmo incalzante tra canti, balli e cerimonie. Il Festival si svolge come una sorta di olimpiadi con una grande parata d’apertura. Per tre giorni, il souk di Douz è in pieno fermento: qui si possono acquistare manufatti berberi, tappeti e spezie locali. Dicembre non è solo il mese del Festival del Sahara ma è anche il periodo perfetto per vivere le oasi. La Tunisia infatti, conta alcune tra le più belle oasi del Maghreb, tra palmeti che creano l’atmosfera di un profondo sottobosco, di una grande intimità tra le immense distese di sabbia. Attraversato il lago salato, lo Chott el Djerid, si trovano due grandi oasi, Tozeur e Nefta. Città che emerge dal deserto dove mattoni ocra riflettono la luce ardente del Grande Sud, Tozeur è immersa in centinaia di migliaia di palme che fanno ombra ad un caratteristico centro storico di losanghe e fregi decorati. Anche Tozeur accoglie un festival che celebra le sue oasi, sempre in dicembre, quest’anno dal 21 al 24. Il Sud della Tunisia è anche Canyon e montagne: Chebika, Tamerza e Mides. Oasi immerse nella roccia, tutte diverse tra di loro. Se Chebika è attraversata da un torrente naturale, l’antico villaggio abbandonato di Tamerza è bagnato da un’alta ed imponente cascata. Midès, infine, non è solo la città arroccata su una grande parete rocciosa, ma è anche la porta d’accesso ai grandi canyon dell’est di Dghoumès.
Fonte : TRAVELQUOTIDIANO