Travelling Interline.it - United for Egypt: A Port Ghalib preoccupazione per quella che è stata la destinazione “regina” per il mercato italiano e che stenta a “ritrovare” la sua giusta collocazione
Ministero del Turismo Egiziano e Operatori italiani uniti per il rilancio dell’Egitto. Il nuovo Governo ha appena riconfermato Hisham Zaazou come Ministro del Turismo.
Erano oltre 700 gli agenti di viaggio invitati a Port Ghalib per ascoltare i discorsi dei sette Tour Operator (Eden Viaggi, Going, Swan Tour, Veratour, Settemari, Turisanda e Alpitour World) che hanno investito molto sull’Egitto Classico, sul Mar Rosso e su Marsa Matrouh, oltre alle quattro compagnie aeree coinvolte in questo evento, quali Blue Panorama, Neos, Meridiana ed Egyptair. La Convention era stata organizzata in collaborazione con l’ASTOI, che rappresenta l’80% del tour operating nostrano, da AINet, l’Associazione Italiana Network Turistici e dal Ministero e dall’Ente del Turismo Egiziano.
Ma quali sono le novità scaturite da questa grande manifestazione, che ha evidenziato più che mai l’importanza delle mete egiziane sia per noi che per il paese ospitante? Innanzitutto va sottolineato che l’Egitto accoglie ogni anno oltre 11 milioni di turisti, genera un fatturato che supera i 20 milioni di dollari, assorbe il 12% della forza lavoro e contribuisce al 22% delle entrate in valuta estera della nazione. Numeri molto importanti che danno la misura di quanto il turismo, considerato poco o niente in Italia, contribuisca al benessere e alla forza lavoro – incluso l’indotto – di un paese.
Come sempre il Ministro del Turismo (Abbiamo appena appreso che oggi, 17 giugno, è stato riconfermato nella sua carica e ne siamo veramente contenti) Hisham Zaazou, ha dichiarato la volontà di far togliere ad alcuni paesi europei lo sconsiglio per Sharm El Sheikh, sconsiglio che ha fatto drasticamente calare la presenza dei turisti italiani non solo in quella località, ma anche nelle altre. E nopn solo il Mar Rosso o le Crociere Classiche sul Nilo sono in sofferenza, ma anche mete come Marsa Matrouh hanno fatto registrare una battuta di arresto.
“Se guardiamo al turismo internazionale fra il 2000 e il 2010, è cresciuto oltre 4 volte con 14.7 milioni di turisti e 4.2 miliardi di dollari in entrata. Nel 2012 abbiamo avuto un milione di turisti e, guardando al futuro, speriamo di veder crescere questo numero grazie anche agli investimenti che si stanno facendo sia nel Mar Rosso che nelle altre località. L’OMT ha inserito il Mar Rosso fra le 25 destinazioni turistiche balneari mondiali. Il turismo è importante per tutti i paesi sia per le loro economie che per l’occupazione diretta e indiretta. In Egitto ogni egiziano che lavora ne supporta altri 3 e questo procura prosperità. Dall’Europa arriva il 73% di turisti, il resto dal Medioriente, dal Golfo arabo e dal resto del mondo. Nel 2013 la situazione politica interna non è stata buona, ma ora, con il nuovo Presidente, ci aspettiamo numeri superiori da ogni mercato.
Per noi è fondamentale l’apporto del mercato italiano perché ha sempre amato il nostro paese e le coppie e le famiglie sono tornate più volte da noi. Stiamo facendo del tutto per la sicurezza dell’Egitto, la stabilità e la pace, essenziali per noi. Il Ministero della Difesa e degli Interni hanno adottato tutti i mezzi per la sicurezza dei turisti. Il nostro scopo – ha proseguito Hisham Zaazou – è quello di arrivare a 20/22 milioni di turisti e generare 25 bilioni di dollari. E’ importante migliorare anche il trasporto aereo e daremo sostegno al settore. Noi dobbiamo guardare oltre, dobbiamo intercettare anche i nuovi mercati come l’India, l’America Latina e la Cina. Dobbiamo pensare anche a migliorare i visti d’ingresso e far scegliere la nostra destinazione anche per il rapporto qualità – prezzo.
Abbiamo in programma la trasformazione di alcune località in ecologica e per questo è previsto lo stanziamento di soldi necessari al miglioramento dell’ambiente. Ci stiamo dando da fare per ridurre l’emissione di carbonio con l’aiuto dei tedeschi, il Governo e il settore privato. Abbiamo pensato agli hotels per ridurre del 25% le emissioni e già 46 centri e alberghi che si trovano nel Sinai, nel sud del Sinai e nel Mar Rosso, non hanno emissione di carbonio. Noi stiamo facendo del nostro meglio, ma lo sconsiglio della Farnesina su Sharm El Sheikh ha danneggiato tutto il resto dell’Egitto. Noi abbiamo chiesto alla Germania e ai paesi europei di mandare dei tecnici per controllare la situazione e ci direte se dobbiamo migliorare. Noi lo faremo se lo riterrete necessario, ma anche questa mancanza di lavoro in Egitto ha fatto sì che molti emigrassero e anche l’Italia ha grossi problemi per questi arrivi. Noi vi chiediamo di aiutarci a far togliere lo sconsiglio perché non c’è rischio da nessuna parte. Siamo una Repubblica con un Presidente eletto democraticamente e vogliamo solo pace e stabilità. Se la gente continuerà a non avere lavoro è chiaro che ci sarà gente che dovrà sempre partire. E questo non vogliamo che accada”.
Alla Convention era presente anche il nostro Ambasciatore a Il Cairo, Maurizio Massari, che ha elogiato l’iniziativa “United for Egypt” ed ha auspicato che le nuove elezioni portino stabilità dopo il periodo di transizione. “Ci auguriamo di riprendere di nuovo lo sviluppo positivo e vorremmo tornare ai livelli del 2010 collaborando e creando strategie comuni per far ritornare i turisti italiani in Egitto. Dobbiamo pensare cosa fare assieme a livelli elevati per far riprendere le economie turistiche dell’Egitto e dell’Italia. Il turismo è un settore strategico sia per i flussi turistici sia per gli investimenti. Il nostro obiettivo è riportare i turisti italiani allo stesso livello del 2010, quando erano 1.144.384 contro i 555.246 registrati dopo il 2011. E’ necessario che le autorità egiziane continuino a lavorare”.
Anche il Governatore del Mar Rosso, Ahmed Abdallah, è intervenuto dando una visione diversa sul turismo proveniente dagli altri paesi rispetto al nostro. ”Gli italiani, che sono stati al primo posto nelle nostre località di mare, oggi occupano il terzo posto. Al primo ci sono i russi con il 55% e al secondo i tedeschi. La situazione egiziana ha tenuto lontani molti turisti ma ora, con le nuove elezioni, siamo ottimisti che il turismo riprenderà e il clima migliorerà. Noi ci stiamo preparando facendo piani per far tornare i turisti. Vogliamo fare un nuovo aeroporto a sud di marsa Alam, aumentare la capienza dell’aeroporto di Hurghada e la prospettiva di aumentare la capacità degli hotels, che ora sono 755 con 72mila camere, ma che vorremmo duplicare”.
Alla conferenza stampa era presente anche il Direttore dell’Ente del Turismo Egiziano in Italia: Mohamed Abdel Gabbar, che non ha potuto parlare durante il convegno ma al quale abbiamo chiesto il suo commento riguardante l’evento. “E’ una grande soddisfazione assistere a questo evento straordinario che vede riuniti per la prima volta oltre 700 agenti di viaggio e moltissimi giornalisti. Il nostro messaggio è di far capire alla gente che l’Egitto è un paese sicuro ma dobbiamo sensibilizzare l’opinione pubblica e spronare la Farnesina a rimuovere lo sconsiglio prima dell’estate soprattutto su Sharm El Sheikh e Il Cairo. Questa situazione riguarda da vicino non solo l’Egitto, ma tutto il comparto turistico italiano e l’imprenditoria italiana. Questa manifestazione servirà a muoverci insieme affinché vengano promosse le destinazioni non coinvolte nello sconsiglio come l’Alto Egitto, la Costa Mediterranea e la costa continentale del mar Rosso. Il nostro nuovo presidente ha sempre supportato il turismo, uno dei più grandi e importanti pilastri dell’economia del paese”. - di Liliana Comandè