Traffico aereo: crescono i volumi e calano le tariffe
L'andamento delle vendite della prima metà dell’anno vede una brillante performance dell’Asia, buone notizie per Canada e Cuba, volumi in calo del 10% per l'Europa
L'Asia traina il mercato, cresce il volume dei viaggi intercontinentali mentre continua ininterrotto, nonostante l’aggravio dei diritti aeroportuali e l’introduzione di nuove tasse di imbarco, il calo delle tariffe (-6,3%). E' quanto emerso dal Rapporto Ibar (Italian Board Airline Representatives) sul traffico aereo nel secondo trimestre 2016.
Il rapporto sull’andamento delle vendite della prima metà dell’anno, offre un quadro con molte prospettive. Nel complesso i volumi del traffico intercontinentale registrano una crescita pari all’1,7%. Continua la brillante performance dell’Asia che sconta senza contraccolpi un ulteriore arretramento delle aree Mediorientali e del Golfo Persico, mettendo a segno un incremento del 6,9% nel semestre.
Nella analisi delle principali destinazioni dell’Asia, trovano particolare risalto Cina (+8,9% ), Giappone (+12,2%), Thailandia (+13,1%), Filippine (+7,4%) e Sri Lanka (+36,45); tra i Paesi con volumi più ridotti notevoli incrementi per Vietnam (+23,7%) ed un vero e proprio boom di richieste per l’Iran (+44,6%) che, in aggiunta al turismo, beneficia della recente ripresa dei rapporti commerciali.
Per le Americhe (volumi complessivi al -4,5% ), che pur risentono dello sfavorevole andamento valutario, le buone notizie arrivano da Canada (+7,9% ) e Cuba (+8,9%). Anche per l’Africa (volumi al +2,5% nel semestre ) si consolida la tendenza positiva già riportata nei primi tre mesi del 2016: le performance di Marocco (+16,8% ) e Sud Africa (+20,3%) danno il contributo maggiore ai risultati di metà anno.
Il dato relativo all’Europa, con volumi in calo del 10%, riflette appieno le due principali tendenze che impattano sulle vendite in agenzia: l'avanzata dei vettori low-cost che, per quanto riguarda i collegamenti tra Italia e resto d’Europa, si avvicinano al 50% di market share e la maggiore propensione della clientela ad utilizzare i siti dei vettori (non
rilevati da questa analisi) per i propri acquisti. Infine, inversione di tendenza per il traffico domestico (+0,9%).
Il calo delle tariffe (-4,2% per viaggi intercontinentali e -6,3% a livello globale) è generalizzato: i consumatori continuano a beneficiare dei vantaggi offerti da uno scenario fortemente competitivo mentre i vettori rinunciano perfino a trasferire sulla clientela finale l’aumento dei diritti aeroportuali – applicato da quasi tutti gli scali italiani nel 2016 – e l’introduzione delle nuove tasse municipali decretata ad inizio anno.
Il rapporto offre una fotografia che si basa sull’analisi di un database di circa 14,3 milioni di biglietti aerei (di cui circa 4,5 milioni per viaggi intercontinentali) emessi annualmente in Italia, per un valore complessivo leggermente superiore ai 3,5 miliardi di euro.
Non sono inclusi in questa analisi gli acquisti effettuati direttamente sui siti web delle singole compagnie aeree, mentre sono incluse le transazioni effettuate sui siti delle Oolta (Portali di vendita online). L’Ibar rappresenta direttamente 55 compagnie aeree italiane e straniere, operanti in Italia. - Fonte: GuidaViaggi.it