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Thomas Cook torna all'utile dopo cinque anni

Thomas Cook torna all'utile dopo cinque anni

Profitto a 27 mln di euro grazie al boom in Gran Bretagna, soffrono Germania e Francia+

Thomas Cook Group torna all’utile nell’anno finanziario 2014/15, ed è la prima volta da cinque anni. Nei 12 mesi terminati il 30 settembre scorso infatti il gruppo ha messo a segno un profitto di 19 mln di sterline, pari a 27 mln di euro, contro il rosso da 115 mln di euro dell’esercizio precedente. Le revenue sono a quota 7,834 mld di sterline, in crescita dell’1,1%. Al risultato ha contribuito soprattutto il business in Gran Bretagna, dove l’utile è lievitato del 42% a 119 mln di sterline, mentre nell’Europa continentale ha avuto una “retrocessione” del 21%.

A soffrire soprattutto Francia e Germania a causa di una forte pressione concorrenziale. Scenario che,come abbiamo scritto anche su Guida Viaggi, aveva spinto Thomas Cook e altri big a ristrutturare il business per essere più snelli e flessibili. Eccezione positiva: la compagnia aerea Condor, con un incremento dell’Ebit del 19%, come pure il Nord Europa, a +23%.

“Il 2015 è stato un anno di progresso reale, con buone vendite insieme ad un controllo rigoroso dei costi, per arrivare al primo risultato positivo post tasse in cinque anni – commenta il chief executive Peter Fankhauser -. I clienti hanno risposto bene al nostro maggior focus sugli hotel di qualità più alta, con le strutture a nostro marchio di proprietà che hanno incrementato le prenotazioni del 40%. Abbiamo continuato a consolidarci su questo successo con il lancio di un nuovo concept di boutique hotel, Casa Cook, la cui prima apertura è prevista a Rodi in primavera”.

E il gruppo conferma altri punti fermi della propria strategia: il focus sull’incremento delle vendite riferite alla segmentazione dei prodotti di vacanza, il miglioramento dell’esperienza online per dare al cliente accesso in qualunque modo e momento ai propri canali. E molto importante sarà lo sviluppo delle partnership, in primis quella con Fosun: “La joint venture cinese e la collaborazione con Club Med procedono in linea con la tabella di marcia – spiegano dal gruppo -, e procede anche il discorso legato al fondo di investimento alberghiero, con benefit ora attesi nel medio termine”.di m.t. - Fonte: GuidaViaggi.it