Thailandia: al via programma per gestire l'impatto del turismo
Sicurezza, protezione dell'ambiente e visti più facili. Sono le 3 priorità individuate dal ministero per affrontare al meglio i flussi: sono 35 mln all'anno i visitatori
Gestire e distribuire meglio il numero di visitatori in arrivo in Thailandia per preservare la qualità delle sue destinazioni turistiche. E' l'obiettivo dichiarato del ministero del turismo e dello sport thailandese che ha avviato una serie di misure nuove per ricevere al meglio i 35 milioni di turisti all’anno, metà dei quali nazionali. L’urgenza è quella di bilanciare, gestire e distribuire questi numeri in maniera appropriata.
Sono stati fatti dei passi in avanti nel miglioramento della rete dei trasporti a livello nazionale, grazie a una migliore connettività tra l’hub principale e gli aeroporti secondari e a una ferrovia a doppio binario che dovrebbe essere completata entro i prossimi cinque anni. La massima priorità sembra essere la sicurezza. Una serie di misure sono state prese per garantire la sicurezza dei visitatori dopo l’incidente nautico del luglio 2018 a Phuket.
La seconda priorità è la protezione dell’ambiente. Questo è il primo anno in cui il governo thailandese e il settore privato stanno lavorando insieme per raggiungere: il divieto di fumo sulle spiagge pubbliche; l’eliminazione dei sacchetti di plastica e dei contenitori in schiuma nei parchi nazionali; l’utilizzo di “Pintos” (contenitori per alimenti ecocompatibili) nei parchi nazionali. Infine la terza priorità è l'agevolazione all’accesso al paese. Per attirare visitatori, in particolar modo cinesi, la Thailandia sta rivedendo la sua politica relativa alle tasse sui visti che sono state cancellate per il momento, ma in attesa di una estensione per il periodo compreso tra il 15 novembre 2018 e il 15 gennaio 2019.
FONTE = Guida Viaggi