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Terme d’Italia: la proposta di legge per il rilancio

Terme d’Italia: la proposta di legge per il rilancio

Ipotizzato un fondo di 20 mln di euro annui per la riqualificazione termale e l’istituzione di una Giornata nazionale delle Cure Termali

Una proposta di legge finalizzata al rilancio del termalismo in Italia è stata presentata ieri a Roma dall’Intergruppo parlamentare amici del termalismo, coordinato dall’onorevole Edoardo Fanucci.

Gli obiettivi: apportare modifiche alla Legge n° 323 del 24 ottobre 2000 concernente la disciplina del settore termale ed istituire la Giornata Nazionale delle Terme d’Italia.

Per entrare più nel dettaglio, la proposta prevede l’istituzione di un fondo per la riqualificazione termale avente una dotazione annua di 20 mln di euro per il triennio 2017-2019, di un fondo per la sperimentazione di nuovi modelli di assistenza sanitaria, con una dotazione di 3 mln, la tutela del termine “termale”, la corresponsione da parte di Inps ed Inail di prestazioni economiche accessorie agli assistiti aventi diritto a cure termali anche dopo il 2019, con un onere di 9 mln di euro. Ma ancora, di escludere le attività termali dalla direttiva Bolkestein, di istituire un credito d’imposta finalizzato a sostenere la riqualificazione delle aziende termali e la promozione dei territori ( 10 mln), di favorire l’attuazione di politiche di privatizzazione finalizzate al rilancio degli stabilimenti ancora gestiti da enti territoriali ( 15 mln). Di istituire infine, una Giornata nazionale delle Cure Termali, rimandando ad una Commissione gli aspetti legati all’organizzazione, alla promozione e al coordinamento delle iniziative sulla giornata stessa.

Tutte le misure proposte comportano una spesa di 48 mln di euro all’anno, sul triennio 2017-2019.

“Tornare ad investire sulle enormi potenzialità del comparto, questo l’obiettivo di un lavoro che ha coinvolto nei mesi scorsi attori istituzionali, operatori del settore e realtà territoriali - ha detto Edoardo Fanucci, primo firmatario della proposta di legge -. Le misure contenute nella proposta, depositata sia alla Camera che al Senato, vanno nella direzione della valorizzazione di un patrimonio comune del nostro Paese, come la proposta di istituire un fondo per la riqualificazione termale avente una dotazione annua di 20 mln di euro per il prossimo triennio. Il termalismo in Italia è una risorsa preziosa a disposizione del servizio sanitario nazionale ma rappresenta anche una componente strategica del patrimonio turistico e culturale del nostro Paese- ha detto ancora Fanucci- annovera 378 stabilimenti su 20 regioni e 170 comuni, occupa 60mila addetti con un fatturato che supera  1,5 mld di euro se si considerano anche i servizi correlati ( alberghiero, ristorazione, commercio)”.

“Auspico un iter parlamentare rapido per la pdl 4165- ha dichiarato il presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci presente alla conferenza stampa -. La proposta promossa rappresenta una risposta concreta e tempestiva alle esigenze di rilancio del settore e di cambiamento che Federterme evidenzia da 15 anni, nel processo di attuazione della legge di riassetto del settore termale. Il 2016 si è chiuso con segnali incoraggianti- ha detto Jannotti Pecci- con il consolidamento delle cure termali nei livelli essenziali di assistenza (LEA) del Servizio Sanitario nazionale e con la conclusione del primo step dei lavori sul tavolo tecnico Termalismo del quale chiediamo ora la riattivazione in attuazione dell’accordo sottoscritto da Federterme con il Ministero della Salute”. di a.te. - Fonte: Guidaviaggi.it