Tdlab, 30 azioni per digitalizzare il turismo
E proprio all'Enit si è rivolto dario Franceschini, ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo: "Lo trasmetterò al più presto alla Direzione generale del turismo e all'ENIT per verificarne le priorità e darne la più rapida attuazione a partire dal suo inserimento nel Piano strategico del turismo che sarà approvato nei prossimi mesi dal comitato permanente che insedieremo il 29 ottobre a Napoli". Si parte, dunque, per quel piano di rilancio dell'industria turistica tanto auspicato e che sembra finalmente essersi messo in moto seguendo una direttrice fondamentale, quella del web: secondo i dati dell' Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano, la spesa digitale per il turismo si attesta attorno ai 7 miliardi e ammonta al 22% della spesa totale. In particolare il mobile commerce degli italiani nell'ambito del turismo vale circa 340 milioni nel 2014, +40% rispetto a un anno fa, mentre sono stazionari, più 1%, gli acquisti 2014 per turismo e viaggi in Italia per una spesa pari a 50 miliardi di euro. E sempre Franceschini ha sottolineato come "attitudini e comportamenti dei viaggiatori sono sempre più orientati dal web. Il 91% di chi ha un accesso a internet ha prenotato online almeno un prodotto o un servizio turistico nell'ultimo anno e utilizza i motori di ricerca come fonte principale per pianificare una vacanza, il 42% utilizza smartphone o tablet per pianificare, prenotare e informarsi e il 68% cerca sul web prima di decidere luogo e modalità del suo viaggio. Recuperare il divario digitale in questo settore è quindi fondamentale per rilanciare il nostro turismo".
I punti principali
Il Piano parte da una prima misura, ritenuta "urgente" ed è la costituzione di un "registro digitale delle imprese turistiche che, attraverso una mappatura online estremamente dettagliata di tutte le imprese del comparto, si ponga come primo step la standardizzazione funzionale, in piena aderenza anche all'ecosistema digitale E015 grazie all'adozione di standard tecnologici e di regole di collaborazione condivise". Inoltre, per garantire una percezione coerente della qualità delle strutture e dei servizi turistici italiani, verrà attivato un percorso che porti a uniformare a livello nazionale l'assegnazione delle "stelle" a tutte le strutture, sulla base di criteri standard oggettivi e comuni. Un nucleo di valutazione, formato da esperti del settore e certificati dagli organi competenti, effettuerà delle visite di controllo presso le strutture per verificare la veridicità dei dati autocertificati; le nuove realtà verranno visitate una volta ricevuta la segnalazione dell'apertura. Riflettori ben indirizzati sulla formazione: previsto dal gruppo del TDLab l'introduzione della formazione digitale nelle scuole superiori e nelle università, con l'obiettivo dell'attivazione di una piattaforma di Lifelong Learning che affronti i temi social & digital del settore turistico. In particolare, con riferimento ai programmi della scuola superiore, per gli Istituti Alberghieri, la revisione della didattica potrebbe prevedere l'inserimento di moduli dedicati alla digitalizzazione dei servizi, alla conoscenza dell'universo della promozione e commercializzazione digitale, alla comprensione e utilizzo dei principali sistemi gestionali.
Per l'Università, invece, il piano prevede una revisione dei percorsi di formazione al Turismo per verificarne l'effettiva adeguatezza alla domanda del mercato del lavoro e per valutare l'opportunità di introdurre corsi specialistici in materia di gestione di strutture alberghiere (Hotel Management). E per allineare il paese ai competitor internazionali non si può prescindere da una capillare diffusione del free wifi all'interno delle strutture ricettive, degli esercizi commerciali e lungo le vie verdi auspicando da un lato la revisione delle procedure di accesso alle reti WiFi offerte dalle istituzioni pubbliche rendendolo più semplice, veloce e, per quanto possibile, uniforme, dall'altro lo studio di una semplificazione normativa per l'offerta di connettività free WiFi da parte dei privati. Fondamentale, inoltre, sarà la creazione di un ecosistema digitale culturale, che permetta di mettere ordine nell'intricato panorama di soluzioni e servizi attualmente disponibili e di attivare un nuovo scenario di fruizione di dati e servizi specificatamente progettato per il visitatore d'oggi. L'azione prevede nell'ordine l'investimento nel processo di digitalizzazione del prodotto culturale, la realizzazione di sistemi di interoperabilità, la creazione di un sistema di ticketing centralizzato che permetta di rendere disponibile tutto il prodotto culturale nel mercato digitale, con specifico riferimento alla creazione di un'unica infrastruttura online per l'emissioni dei ticket museali, l'attivazione di servizi digitali di supporto alle fasi di acquisto, accesso e visita efficaci per il visitatore e la creazione di un marketplace di dati/servizi culturali che permetta l'accesso a tutti gli operatori e abiliti nuovi modelli di business.
I dati Osservatorio digital Innovation
Secondo l'Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano la spesa digitale degli italiani in turismo vale più di 7 miliardi di euro nel 2014, in crescita del 10% rispetto al 2013. Il peso della componente digitale sul totale mercato (31,5 miliardi) aumenta rispetto al 2013, passando dal 20% al 22%. Sui canali digitali, la spesa degli italiani è così suddivisa: per il 57% destinata a viaggi in Italia (in crescita in valore assoluto dell'11% rispetto al 2013) e per il 43% all'estero (+9% rispetto allo scorso anno). Cresce sul canale digitale il transato di tutti i settori merceologici: quello raccolto dalle strutture ricettive aumenta del 6% rispetto al 2013, il settore dei trasporti cresce dell'11%, quello dei pacchetti viaggio cresce del 13%. Rispetto allo scorso anno non cambia la composizione a livello di prodotti acquistati: il settore dei trasporti pesa per il 77% della spesa digitale nel Turismo, il 12% è destinato a pacchetti viaggio e l'11% direttamente alle strutture ricettive. Continua a crescere l'incidenza del mobile commerce sulla spesa digitale degli italiani in ambito Turismo: vale circa 340 milioni nel 2014, in crescita del 40% rispetto ad un anno fa.
Rispetto al totale della spesa turistica digitale, il mobile commerce pesa per il 5% del mercato. L'Osservatorio ha, inoltre, analizzato l'approccio delle agenzie di viaggio italiane all'utilizzo degli strumenti digitali: il 74% li utilizza nella fase di scelta per comparare le alternative da offrire, il 70% li usa per comunicare con il cliente durante il viaggio, l'82% li utilizza per raccogliere le impressioni dei viaggiatori dopo il viaggio mentre il 77% utilizza per raccogliere dati digitali per inviare altre nuove comunicazioni al cliente. Se entriamo nella fase di promozione dell'offerta, le agenzie di viaggio utilizzano sia canali a pagamento sia canali gratuiti per sponsorizzare i propri servizi. Tra i canali a pagamento, i più utilizzati sono le pubblicità sui social network (29%) e le pubblicità sui motori di ricerca (26%). Più di un terzo dei rispondenti non utilizza strumenti digitali a pagamento (34%). Tra quelli gratuiti, quasi la totalità dei rispondenti ha attivato un sito web dell'agenzia (82%), mentre il 70% invia e-mail pubblicitarie al proprio database contatti e il 60% utilizza fan page e profili all'interno di social network. - Fonte: Turismo & Attualità (di Giuseppe Focone)