Stop quarantene, sì ai test: pressing dei vettori sull’Europa
Basta quarantene, sì all’introduzione dei test anti-Covid negli aeroporti. A meno di 90 giorni dalle festività natalizie, e a pochi giorni dalla loro lettera alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, Aci Europe, Airlines for Europe e Iata tornano a chiedere l’implementazione dei test sui voli internazionali e l’abolizione degli obblighi di quarantena imposto in alcuni Paese europei. Una battaglia che Iata sta conducendo ormai quotidianamente, con interventi e appoggi da parte di alleanze di compagnie aeree, altre associazioni e buona parte della travel industry.
Al loro posto, bisognerebbe invece introdurre negli scali del vecchio continente situati nelle aree ad alto rischio, una serie di test pre-partenza omogenei. “Dobbiamo imparare a vivere, e viaggiare con il virus”, si legge nella nuova missiva. “Ristabilire la libera circolazione delle persone e la connettività aerea nel nostro continente in modo sicuro deve essere una priorità”.
Le soluzioni proposte dalle associazioni si riassumo in due punti. “Le quarantene devono essere sostituite da test prima della partenza, sulla base di un protocollo di test dell’Ue per i viaggi che è costantemente applicabile ai passeggeri che viaggiano attraverso le frontiere da aree ad alto rischio nello spazio Schengen e da paesi terzi”.
Inoltre, le restrizioni di viaggio “devono essere coordinate e basate su una valutazione comune del rischio. Ciò supporta i criteri di valutazione del rischio e il sistema comune di codifica a colori/mappatura delle aree designate già proposto dalla Commissione europea, ma che deve ancora essere approvato e pienamente implementato dagli Stati dell’Ue”.
Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 02/10/20
Al loro posto, bisognerebbe invece introdurre negli scali del vecchio continente situati nelle aree ad alto rischio, una serie di test pre-partenza omogenei. “Dobbiamo imparare a vivere, e viaggiare con il virus”, si legge nella nuova missiva. “Ristabilire la libera circolazione delle persone e la connettività aerea nel nostro continente in modo sicuro deve essere una priorità”.
Le soluzioni proposte dalle associazioni si riassumo in due punti. “Le quarantene devono essere sostituite da test prima della partenza, sulla base di un protocollo di test dell’Ue per i viaggi che è costantemente applicabile ai passeggeri che viaggiano attraverso le frontiere da aree ad alto rischio nello spazio Schengen e da paesi terzi”.
Inoltre, le restrizioni di viaggio “devono essere coordinate e basate su una valutazione comune del rischio. Ciò supporta i criteri di valutazione del rischio e il sistema comune di codifica a colori/mappatura delle aree designate già proposto dalla Commissione europea, ma che deve ancora essere approvato e pienamente implementato dagli Stati dell’Ue”.
Fonte = L'AGENZIA DI VIAGGI 02/10/20