Stop agli arrivi da India e Sri Lanka A Roma un aereo con 23 positivi
ROMA Un altro volo proveniente dall'India - della compagnia charter Hi-Fly - arriverà oggi pomeriggio all'aeroporto di Fiumicino. A bordo ci sarebbero dovuti essere circa 300 passeggeri, invece potrebbero essere solo 22 perché gli unici, fra coloro in lista, con cittadinanza italiana, come prevedono le ultime disposizioni del ministero della Salute per fronteggiare l'allarme per la variante indiana del Covid. Saranno tutti sottoposti a tampone nell'hub dello scalo romano, prima di essere trasferiti con la scorta della polizia e dei carabinieri al Centro sportivo dell'Esercito della Cecchignola e allo Sheraton Parco de' Medici, alla Magliana - da novembre Covid hotel - per la quarantena di 14 giorni prevista per chi arriva da India, Bangladesh e da ieri - con la nuova ordinanza del ministro Roberto Speranza - anche dallo Sri Lanka.
Dopo il volo dell'Air India arrivato martedì sera a Fiumicino con 223 a bordo, 23 dei quali (21 passeggeri e due membri dell'equipaggio) risultati positivi, l'Italia stringe le maglie alle frontiere per chi arriva dai tre Paesi asiatici per evitare il diffondersi della mutazione del coronavirus che è improvvisamente diventata la più pericolosa degli ultimi mesi. E ordina, con il provvedimento pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, a chi è transitato per India, Bangladesh e Sri Lanka nelle ultime due settimane, quindi prima dell'ordinanza, di comunicarlo subito anche se asintomatico alle autorità sanitarie, sottoporsi a tampone e chiudersi in isolamento per dieci giorni, con l'obbligo di un secondo test al termine della quarantena. Nello stesso documento, inoltre, Speranza proroga di 15 giorni le misure di contenimento sugli arrivi dai Paesi europei.
Alla Cecchignola e allo Sheraton continua il monitoraggio dei positivi e vengono assistiti gli altri passeggeri in isolamento. Qualcuno si è lamentato per i pasti in ritardo e la mancanza di interpreti, mentre le nuove disposizioni sono state comunicate ieri anche alle compagnie aeree interessate dalla nuova emergenza, sebbene rimanga il timore di arrivi in Italia attraverso triangolazioni (ieri in 15, provenienti dall'India con scali intermedi, sono stati intercettati dalla Questura e condotti nel Covid hotel), come anche per chi è rientrato nelle settimane scorse e già si ritiene che non si farà vivo con le Asl.
L'allarme, in particolare, è per la presenza di eventuali «super-diffusori» sul territorio: per quanto possibile, potrebbe essere avviato un tracciamento limitato ad aprile per verificare quante persone siano tornate da quei Paesi e dove siano andate. A Latina e provincia, ad esempio, è iniziato lo screening su 1.500 indiani della comunità sikh, che conta 15 mila residenti ufficiali, più 12-13 mila non regolari. Se oggi poi sul volo in arrivo dovessero esserci più passeggeri rispetto al previsto, saranno sottoposti a tampone, isolati e fatti ripartire entro 24-48 ore.
Fonte = CORRIERE DELLA SERA 30/04/21