Spagna: i protocolli con Canarie e Baleari per riattivare il turismo
20 Ottobre 2020
Il governo spagnolo ha raggiunto un accordo con i dirigenti regionali delle Isole Canarie e delle Isole Baleari su un protocollo per stabilire corridoi di viaggio con i Paesi europei, per consentire la mobilità dei viaggiatori al fine di riattivare il turismo nei due arcipelaghi spagnoli senza mettere a rischio il pubblico.
"I protocolli sono una misura utile per raggiungere accordi con i nostri partner europei per permetterci di recuperare la mobilità e riattivare il flusso di turisti in condizioni di sicurezza", ha annunciato il ministro dell'Industria, del Commercio e del Turismo, Reyes Maroto, che ha poi ringraziato tutti i partecipanti per l'intenso lavoro svolto dalle équipe dei tre Ministeri coinvolti, e da entrambi i governi regionali nel gruppo di lavoro che è stato istituito per creare i protocolli. "Questi protocolli sono i primi e speriamo di poterli estendere ad altre destinazioni turistiche della Spagna continentale", ha aggiunto Maroto.
Il protocollo concordato stabilisce che qualsiasi viaggiatore in arrivo alle Isole Canarie o alle Isole Baleari, proveniente da una destinazione con un'incidenza accumulata di 50 o meno ogni 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni non dovrà sottoporsi a nessun test all'arrivo negli aeroporti degli arcipelaghi. Chi arriva da destinazioni con un indice di contagi oltre il 50 dovrà presentare un test diagnostico negativo per infezione attiva effettuato entro 48 ore prima del volo.
Prima di lasciare le isole, tutti i viaggiatori dovranno sottoporsi a un test diagnostico per l'infezione attiva, 48 ore prima del volo di ritorno. Tali esami verranno effettuati presso centri assegnati dalle autorità sanitarie, senza alcun costo per il turista. Se l’esito del test fosse positivo, il turista non potrà volare e sarà messo in quarantena nella destinazione.
La prassi continuerà fintanto che entrambi gli arcipelaghi si troveranno al di fuori della cosiddetta zona verde, secondo le raccomandazioni dell'Ue (25 casi ogni 100.000 abitanti). I governi delle Isole Canarie e delle Isole Baleari copriranno i costi associati per il turista nel caso ricevesse esito positivo e saranno tenuti alla quarantena, fornendo una serie di alloggi assegnati a tale scopo. Ove necessario, verrebbero coperte anche le spese dell'assistenza sanitaria o il ricovero.
Fonte = GUIDA VIAGGI 20/10/20
"I protocolli sono una misura utile per raggiungere accordi con i nostri partner europei per permetterci di recuperare la mobilità e riattivare il flusso di turisti in condizioni di sicurezza", ha annunciato il ministro dell'Industria, del Commercio e del Turismo, Reyes Maroto, che ha poi ringraziato tutti i partecipanti per l'intenso lavoro svolto dalle équipe dei tre Ministeri coinvolti, e da entrambi i governi regionali nel gruppo di lavoro che è stato istituito per creare i protocolli. "Questi protocolli sono i primi e speriamo di poterli estendere ad altre destinazioni turistiche della Spagna continentale", ha aggiunto Maroto.
Il protocollo concordato stabilisce che qualsiasi viaggiatore in arrivo alle Isole Canarie o alle Isole Baleari, proveniente da una destinazione con un'incidenza accumulata di 50 o meno ogni 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni non dovrà sottoporsi a nessun test all'arrivo negli aeroporti degli arcipelaghi. Chi arriva da destinazioni con un indice di contagi oltre il 50 dovrà presentare un test diagnostico negativo per infezione attiva effettuato entro 48 ore prima del volo.
Prima di lasciare le isole, tutti i viaggiatori dovranno sottoporsi a un test diagnostico per l'infezione attiva, 48 ore prima del volo di ritorno. Tali esami verranno effettuati presso centri assegnati dalle autorità sanitarie, senza alcun costo per il turista. Se l’esito del test fosse positivo, il turista non potrà volare e sarà messo in quarantena nella destinazione.
La prassi continuerà fintanto che entrambi gli arcipelaghi si troveranno al di fuori della cosiddetta zona verde, secondo le raccomandazioni dell'Ue (25 casi ogni 100.000 abitanti). I governi delle Isole Canarie e delle Isole Baleari copriranno i costi associati per il turista nel caso ricevesse esito positivo e saranno tenuti alla quarantena, fornendo una serie di alloggi assegnati a tale scopo. Ove necessario, verrebbero coperte anche le spese dell'assistenza sanitaria o il ricovero.
Fonte = GUIDA VIAGGI 20/10/20