Sicurezza all'americana. Aeroporti-colabrodo, paradosso Usa
03 Giugno 2015
È preoccupante, infatti, il resoconto di un ' indagine interna condotta sulla Tsa ( Transportation Security Administration ), rivelata per prima dalla Abc , secondo la quale sarebbero 63 i posti di controllo - su 67 tentativi, ovvero il 95% - superati da agenti in incognito, che avevano addosso armi o esplosivi giocattolo.
Numeri che danno l'immagine di una sicurezza "colabrodo", proprio nel paese che, dopo l'11 settembre, ha puntato molto sui controlli per comunicare, al mondo intero, che viaggiare non costituisce un pericolo, almeno non legato a eventuali attentati. Secondo il rapporto preparato dagli ispettori del Red Team dell ' Homeland Security che hanno condotto i test di sicurezza, questi sono risultati fallimentari 67 volte su 70 consentendo, appunto, di salire in aereo con armi di vario genere. Per questo lunedì, Jeh Johnson, segretario alla Sicurezza nazionale, ha annunciato di aver rimosso il capo della Tsa e dato indicazioni per rivedere le procedure di sicurezza in tutti gli aeroporti, condurre nuovi test sulle apparecchiature utilizzate per lo screening e sottoporre gli impiegati degli scali a nuovi corsi di formazione.
In uno dei casi riportati dalla relazione degli agenti, infatti, si legge che, almeno una volta, l'individuazione di un "passeggero" con addosso un esplosivo giocattolo, era stato segnalato dalle apparecchiature che avevano emesso il consueto suono. La perquisizione manuale, tuttavia, aveva consentito all'uomo di procedere nel suo viaggio dal momento che non era stato individuato il piccolo ordigno che era attaccato, con il nastro adesivo, sulla sua schiena.
"I numeri di questi rapporti - ha dichiarato tuttavia Johnson - non appaiono mai incoraggianti se presi 'fuori contesto', ma sono comunque indicazioni critiche della continua evoluzione del nostro sistema di sicurezza dei voli. Prendiamo questi dati molto seriamente nel nostro continuo sforzo di testare, misurare e migliorare le nostre capacità e le nostre tecniche contemporaneamente all'evoluzione delle minacce ".
Johnson, dunque, ha voluto sottolineare il fatto che i controlli sono solo uno degli innumerevoli strumenti messi al servizio della sicurezza aeroportuale aggiungendo che "tutti i viaggiatori sono soggetti ad un cospicuo sistema di sicurezza che utilizza molteplici strumenti di protezione, molti dei quali non sono assolutamente visibili o percepibili". Va ricordato che fra la Tsa e il Red Team non corre buon sangue. Già nel 2013, durante un'udienza a Capitol Hill, John Pistol, allora amministratore della Tsa, definì i membri del Red Team come "super terroristi" in grado di mettere in difficoltà il sistema di sicurezza, come nemmeno i veri terroristi potrebbero fare, solo perché perfettamente a conoscenza del protocollo e di altre informazioni sensibili.
La Tsa, solo nel 2014, ha confiscato, durante i controlli di routine, 2212 armi da fuoco in 224 aeroporti, in seguito ai controlli effettuati su 653 milioni di passeggeri. Paranoia post 11/9 Team di falsi-terroristi dell'agenzia dei trasporti hanno superato con false armi senza problemi decine di posti di controllo in tutto il Paese. Di A. V. - Fonte: Il Fatto Quotidiano