Sardegna: "Bene il 2016, ma non è un punto di arrivo"
Sul fronte domestico, la Lombardia primo bacino con 280mila arrivi, seguita da Lazio e Piemonte
Buone notizie per il turismo sardo, il 2016 ha visto 2,9 milioni di arrivi con una permanenza media di 4,6 giorni. Il tutto, si legge su fonti di stampa, ha generato 13 milioni e mezzo di presenze nelle strutture ricettive. Soddisfazione espressa dall'assessora Barbara Argiolas, presentando i dati estratti dal Sired, il sistema informativo fornito dalla Regione alle Province e alle strutture ricettive.
Sebbene i numeri siano "positivi", Argiolas ha fatto presente che non si devono considerare "un punto di arrivo, è pertanto prioritario lavorare sin da oggi sul 2018, nello specifico sulla governance e sul consolidamento di prodotti e offerte da affiancare al balneare".
I mesi che crescono sono in particolare marzo, ottobre, settembre, novembre, ma anche maggio e giugno mettono a segno buone performance, rispettivamente +10% e +12%. Primavera ed autunno sono preferiti dai turisti stranieri, che a maggio, ottobre e settembre sorpassano i nostri connazionali.
Numeri alla mano, i turisti provenienti dall'estero generano 6,5 mln di presenze straniere, oltre un milione e 300mila arrivi, riporta la fonte, contro i sette milioni di presenze italiane, oltre un milione e mezzo di arrivi.
Sul fronte del mercato domestico, la Lombardia si conferma il primo bacino per la Sardegna, con 280mila arrivi nel 2016, seguita da Lazio e Piemonte. L'estero? La Germania mette a segno 290mila arrivi ed è il principale bacino di flussi europei per l'isola. In crescita anche la Francia con circa 250mila arrivi. - Fonte: Guidaviaggi.it