San Francisco , i segreti della Quarta strada
In città Futuro I magazzini dismessi sono diventati locali alla moda, club e gallerie d'arte Low cost Raggiungere il Golden Gate non è più così costoso: ci sono voli a 500-600 euro.
Tra i tavoli vige la regola del sussurro. Si dice, ma non troppo. Si parla, ma senza farsi sentire. Si mostrano grafici e siti web, ma attraverso schermi particolari. Di quelli, per intenderci, con un campo visivo limitato solo a chi ci sta davanti. Perché, ecco, se tutto va bene, se tutto gira per il verso giusto, qualche settimana dopo potrebbero iniziare a girare migliaia, milioni di dollari. Ed è meglio che nessuno veda o senta. Che nessuno spifferi. Per evitare, com'è accaduto tre anni fa proprio qui, che un'acquisizione da 1,2 miliardi di dollari finisca su blog e giornali due settimane prima della firma.
Benvenuti a «The Creamery», una caffetteria tutta di legno con un accesso ad angolo che ricorda l'imbarco su una nave, che affaccia sulla Quarta strada di San Francisco e sbircia i pendolari mentre vanno o tornano nella stazione ferroviaria dall'altra parte del vialone. Non un posto qualsiasi. Ma il luogo-simbolo - questo bar spesso battuto dal vento del Pacifico - di una zona, la cosiddetta SoMa (che sarebbe South of Market), diventata il vero cuore della tecnologia e delle startup.
Silicon Valley, addio. Benvenuta Silicon Francisco. Tra la Quarta e la Quinta strada i magazzini dismessi sono diventati bar e ristoranti, locali alla moda e club, gallerie d'arte e, soprattutto, quartier generali di società informatiche. Nomi fantasiosi, quasi nessun cartello all'ingresso, fondatori giovani o giovanissimi, americani e non, di certo tutti concordi sul tipo di computer da usare (un Mac) e sulla bibita da consumare (caffè, in tutte le sue declinazioni «Made in Usa»).
Se volete incrociare i prossimi Mark Zuckerberg (Facebook) e Bill Gates (Microsoft), Jack Dorsey (Twitter) e Steve Jobs (Apple) dovete passare qualche ora al «The Creamery» e dintorni e mettervi a parlare con i nuovi imprenditori. Più di qualcuno non vedrà l'ora di mostrare al pubblico europeo la propria «creatura».
Certo San Francisco non è dietro l'angolo. Ma non è mai stata così poco costosa. I biglietti aerei, per esempio, si sono quasi dimezzati. E sempre più spesso, tra andata e ritorno, bastano 500-600 euro, tasse incluse (i più convenienti risultano i ticket di Turkish Airlines con partenze da dieci scali italiani e Alitalia/Air France).
La città conserva il suo fascino di sempre. Grazie al Golden Gate Bridge. Al porto e ai ristorantini. All'isola di Alcatraz. Ai mezzi di trasporto. Ai sali-scendi. Agli spazi verdi (immancabile una domenica al Mission Dolores Park). Al tempo che cambia di ora in ora. Ma anche grazie a SoMa. Dove si trova la Fourth Street. Strada che parte da Market Street - la stessa degli uffici di Twitter - dopo aver solcato Union Square, una delle piazzette più visitate della città californiana. Non è molto lunga (circa 1,7 chilometri) e i tifosi di baseball dei San Francisco Giants sono una costante: vestiti d'arancione, si muovono verso lo stadio (in fondo a sinistra) passando per il nuovo China Basin.
Ma prima di arrivare al cuore della Quarta strada, meglio dare un'occhiata ai palazzoni (a destra e a sinistra) del Moscone Center, il centro congressi che ospita gli appuntamenti tecnologici più importanti. Magari dopo aver mangiato un gelato ai giardini «Yerba Buena» e fatto divertire i piccoli al «Children's Creativity Museum». In caso di fame si può scegliere tra il bistrot «Fringale» - ritrovo di informatici e politici, artisti e celebrità - o il ristorante «Marlowe», che si è trasferito in zona proprio pochi mesi fa. Poi sarebbe utile sbirciare all'«Andrea Schwartz Gallery» e vedere cosa c'è di nuovo nell'arte contemporanea.
Più in là, a 350 metri, ecco «The Creamery», la caffetteria degli startupper. Luogo tranquillo, si può stare per ore senza ricevere sguardi di disapprovazione dai proprietari. L'angolo di San Francisco dove - con anche un pizzico di fortuna - si potrà bere un caffè con il futuro guru dell'informatica. Prima che diventi irraggiungibile. Di L. B. - Fonte: Corriere della Sera