Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
News Turismo
Saint-Michel. L'isola ritrovata

Saint-Michel. L'isola ritrovata

Oggi i più fortunati - tra cui, statisticamente parlando, gli italiani dovrebbero essere molti - potranno finalmente constatare di persona l'aspetto più eclatante di un'operazione da 180 milioni di euro, che si è sviluppata nell'arco di sei anni, oltre ai precedenti 3 di burocrazia. Un progetto sul quale però di discute sin dagli anni Novanta, tra polemiche e controversie tutt'altro che estinte. La passerella sarà per la prima volta percorribile, per il momento dei soli pedoni, sorta di omaggio alla piena stagione e all'andamento delle maree: i bollettini specifici, disponibili anche nel portale internet della località normanna, indicano infatti due momenti clou a breve, il primo a breve, tra il 12 e il 14 agosto ("range 113, altezza massima 13,35 metri il 12 agosto alle 21.23), il secondo tra il 9 e l'11 settembre (range 115, altezza massima 13,40 metri il 10 settembre alle 21.04). Gli autobus-navetta e i calessi - gli unici mezzi ora autorizzati ad attraversare i 4 chilometri che separano i Mont dal nuovo "parcheggio arretrato" per mezzi privati e pullman turistici - continueranno invece a percorrere la vecchia diga-strada per un altro paio di mesi abbondanti: l'apertura totale (allora saranno ammessi anche i ciclisti) è fissata a ottobre, con cerimonia inaugurale.

A quel punto, verrà definitivamente smantellata la stessa digue route, che risale al 1879. Il rimodellamento del secondo canale del fiume Couesnon, che sbocca nella baia e che da tempo scaricava detriti in modo improprio, verrà completato nell'inverno. Il 2015 sarà il primo anno in cui gli ospiti del Mont potranno ammirarlo in tutto il suo splendore, senza lavori in corso, e con tutti i nuovi servizi, nel bene, e per alcuni nel male: il parcheggio arretrato, costruito nel 2012; il nuovo visitor center (già operativo), punto di partenza per chi comunque vorrà raggiungere a piedi il promontorio; a seguire, la diga creata per restituire al fiume l'energia perduta, in modo tale da offrire ai turisti meno sedentari ulteriori punti di vista sull'abbazia; infine, il ponte-passerella, trasparente, per offrie la vista dall'alto sulla palude salmastra o, nei momenti di alta marea, sull'acqua marina, finalmente percorribile a piedi, in bici, o sui mezzi pubblici, gli unici autorizzati a transitarvi.

L'obiettivo del Project Mont-Saint-Michel è quello di restituire al Couesnon un estuario degno di tale nome entro il 2025, assicurando così al promontorio, e per diversi decenni a venire, quel suo status di isola part-time che lo ha reso oggetto di ammirazione per secoli. I due rami del fiume torneranno così a lambirlo, ad avvolgerlo in un abbraccio virtuoso, portando altrove i detriti che negli ultimi decenni, a causa anche della diga-strada, si stavano accumulando sull'area compresa tra la terraferma e l'"isola", che sempre più di rado diventava tale. Il fenomeno delle maree, infatti, ha una ciclicità che dipende dalle fasi lunari e dalla distanza del satellite dalla terra, ma le variazioni, in un'area dove i picchi massimi arrivano a 14 metri si misurano nell'ordine dei 4-5 metri tra un'"alta" eccezionale ed una, media e molto più frequente, di 8-9. Queste ultime, ormai, non erano più sufficienti a coprire per intero la "palude" compresa tra il borgo e la Normandia: anno dopo anno, l'insularità del Mont-Saint-Michel diventava evento sempre più raro. - Fonte: La Repubblica Viaggi sito web