Rotta a Ovest, salpano le crociere giramondo
GENOVA La «Magnifica» è una di quelle navi che nei fine settimana genovesi fanno parte del paesaggio, quando di ritorno dai suoi giri nel Mediterraneo confonde le balconate con i tozzi grattacieli intorno al porto. Eppure ieri in banchina c'era un'aria che non si respirava da 15 anni, quando da Genova partì l'ultima crociera giramondo e quando, ancora prima, i transatlantici sbuffavano in attesa di fare a fette le onde dell'Oceano. È l'aria dell'impresa, della nave che parte e per settimane, o in questo caso mesi, non ricomparirà dietro l'orizzonte del mare di casa. A Genova è la «Magnifica» della Msc, al suo primo giro intorno al mondo, mentre a Venezia la «Luminosa» della Costa Crociere, compagnia veterana in questo tipo di viaggi, che in Liguria toccano il porto di Savona. La partenza di una crociera giramondo, 119 giorni di viaggio, è senza affanno: alle 11 del mattino i 1.400 passeggeri che devono imbarcare a Genova arrivano alla spicciolata, maglioni e cappotti in cachemire, capelli perlopiù grigi, perché serve tempo e anche un po' di denaro (la cabina base senza oblò costa 12 mila euro a testa, pasti e tasse portuali incluse). Le cabine triple e quadruple sono chiuse, perché tendenzialmente questa non è una crociera per chi ha i bambini. Quasi tutte coppie, 2.400 persone in tutto (la nave ne può portare 3.600). Un ponte della nave è stato liberato per fare posto ai bagagli extra, ai vestiti che serviranno per fuggire dall'inverno, rincorrere l'estate intorno al globo e tornare a Genova alle porte di maggio. «A bordo c'è un 40% di francesi, 20% tedeschi. Spagnoli e italiani fanno 15%, il resto sono quote residuali, ma alla fine abbiamo 53 nazionalità a fronte delle 47 presenti nell'equipaggio. Il mondo in una nave» sentenzia Marco Massa, comandante della Magnifica, sorrentino di 39 anni. La sua primacrociera intorno al mondo lui l'ha fatta da bambino, perché papà Giovanni era il comandante dell'Achille Lauro: «Sono stato concepito su una nave, ho conosciuto mia moglie su una nave e il mio papà a 72 anni è ancora imbarcato, su un'altra nave Msc, direttore dei servizi alberghieri». E suo figlio a Sorrento quando lo rivedrà? «Eh, un po' con Skype, un po' con Whatsapp...».
Quanto costa Internet a bordo? «Ci sono pacchetti appositi, ma il nostro obiettivo è non far sentire il bisogno di andare in rete». Massa è stato il comandante più giovane della compagnia Msc, che ha fatto di Genova il suo porto, ma anche la sede di molti servizi ausiliari, come il catering. «In alcuni scali - dice Shanna Creola, assistente alle escursioni a terra - ad esempio Papeete, nel Golfo Persico, o San Francisco, gli chef sbarcheranno con i passeggeri, in piccoli gruppi, per cercare insieme il pesce e gli altri prodotti tipici migliori, e quindi cucinarli a bordo». Così le giornate trascorrono tra escursioni (15 incluse nel prezzo, 250 quelle possibili), qualche bel romanzo, gli intrattenimenti di bordo quando intorno c'è solo Oceano, i passaggi nei luoghi mitici della marineria globale: tra le chiuse del Canale di Panama, bordeggiando il deserto a Suez, attraversando un giorno interno con un solo respiro con la doppia linea oraria nel Pacifico. Così, mentre Gianni Pilato, responsabile delle vendite, spiega che la Msc sta studiando unità esclusivamente per minicrociere, il popolo della crociera lunga percorrerà i suoi 60 mila km, magari pensando già alle rotte dei prossimi anni, con Tokyo e lo stretto di Magellano sul diario di bordo.
Fonte = LA STAMPA 06/01/2019