ROMA - I tour operator: bene green pass ma estenderlo ad altri Paesi
19 Giugno 2021
PIER EZHAYA (CONFINDUSTRIA): IN UE SOLO IL 15% DEL FATTURATO, NECESSARIO TROVARE SOLUZIONI PER RAPPORTI CON GLI STATI UNITI
Il green pass europeo «sicuramente è un grande avvenimento che faciliterà gli spostamenti dei cittadini e dei turisti europei. Siamo confidenti che il 1 luglio sarà operativo, abbiamo visto passi avanti anche sul piano tecnologico che deve permettere in qualsiasi punto della Ue il Qrcode, e quindi siamo positivi». È l'opinione di Pier Ezhaya, presidente di AstoiConfindustria Viaggi, che rappresenta il 90% del mercato dei tour operator italiani, dai villaggi alle crociere. «È un buon passo avanti spiega all'Adnkronos però manca il fatto che il digital Pass vale solo per l'area Schengen mentre noi operatori abbiamo bisogno di un turismo aperto a 360 gradi». Il riferimento principale è agli Stati Uniti. «Sarebbe importante arrivare a una reciprocità con gli Usa nel riconoscimento da parte nostra del loro modo di tracciare le vaccinazioni e i tamponi e loro il nostro digital pass, perché non si vive di sola Italia e di sola Europa» sostiene il numero uno di Astoi. «Sarebbe un grandissimo passo avanti perché noi operatori lavorando sull'Europa fatturiamo solo il 15% aggiunge e non stiamo in piedi solo con Italia, Spagna, Grecia e l'Europa dobbiamo immaginare almeno dall'autunno che si riapra il resto del mondo». Nello specifico degli States riferisce Ezhaya «c'è un po' di discussione: gli Stati uniti sembrerebbero intenzionati a riconoscere il nostro pass e viceversa». I tour operator segnalano che al momento la domanda per vacanze nei villaggi turistici e turismo organizzato riguarda "prettamente l'Italia, dove abbiamo moltissima domanda. Non vediamo ancora cambiamenti nelle prenotazioni con l'annuncio del digital PASS, speriamo che dal 1 luglio, quando sarà operativo, cresca la domanda da altri paesi europei quali Francia e Germania. Si tende a prenotare molto nei prossimi 30 giorni, c'è meno programmazione sul lungo periodo poi ad agosto è l'unico mese che raccoglie prenotazioni prima mentre luglio si sta muovendo adesso. C'è molta attesa anche da parte dei consumatori e riteniamo che stanno aspettando di vedere il Pass operativo. Del resto l'incertezza è nemica della domanda". Comunque, «il buon senso del digital Green pass è che vengono uniformate le regole, i protocolli, chiari e semplici per tutti". "Stiamo scommettendo su un settembre più brillante degli altri, quando si pensa che saremo tutti vaccinati e sarà più facile muoversi e forse sarà un mese interessante». Un discorso che riguarda Italia ed estero ma dove si può andare per turismo, ovvero in area Schengen «perché al momento non si può andare ad esempio in Egitto, alle Maldive o ai Caraibi rimar- ca il presidente di Astoi ma invece dalla Spagna e dalla Germania ci si può andare ed avviene, purtroppo, che si va magari a Madrid o Francoforte per andare ai Caraibi o alle Maldive. E ci passano sotto il naso un sacco di volumi».
Fonte = ROMA 19/06/21
Il green pass europeo «sicuramente è un grande avvenimento che faciliterà gli spostamenti dei cittadini e dei turisti europei. Siamo confidenti che il 1 luglio sarà operativo, abbiamo visto passi avanti anche sul piano tecnologico che deve permettere in qualsiasi punto della Ue il Qrcode, e quindi siamo positivi». È l'opinione di Pier Ezhaya, presidente di AstoiConfindustria Viaggi, che rappresenta il 90% del mercato dei tour operator italiani, dai villaggi alle crociere. «È un buon passo avanti spiega all'Adnkronos però manca il fatto che il digital Pass vale solo per l'area Schengen mentre noi operatori abbiamo bisogno di un turismo aperto a 360 gradi». Il riferimento principale è agli Stati Uniti. «Sarebbe importante arrivare a una reciprocità con gli Usa nel riconoscimento da parte nostra del loro modo di tracciare le vaccinazioni e i tamponi e loro il nostro digital pass, perché non si vive di sola Italia e di sola Europa» sostiene il numero uno di Astoi. «Sarebbe un grandissimo passo avanti perché noi operatori lavorando sull'Europa fatturiamo solo il 15% aggiunge e non stiamo in piedi solo con Italia, Spagna, Grecia e l'Europa dobbiamo immaginare almeno dall'autunno che si riapra il resto del mondo». Nello specifico degli States riferisce Ezhaya «c'è un po' di discussione: gli Stati uniti sembrerebbero intenzionati a riconoscere il nostro pass e viceversa». I tour operator segnalano che al momento la domanda per vacanze nei villaggi turistici e turismo organizzato riguarda "prettamente l'Italia, dove abbiamo moltissima domanda. Non vediamo ancora cambiamenti nelle prenotazioni con l'annuncio del digital PASS, speriamo che dal 1 luglio, quando sarà operativo, cresca la domanda da altri paesi europei quali Francia e Germania. Si tende a prenotare molto nei prossimi 30 giorni, c'è meno programmazione sul lungo periodo poi ad agosto è l'unico mese che raccoglie prenotazioni prima mentre luglio si sta muovendo adesso. C'è molta attesa anche da parte dei consumatori e riteniamo che stanno aspettando di vedere il Pass operativo. Del resto l'incertezza è nemica della domanda". Comunque, «il buon senso del digital Green pass è che vengono uniformate le regole, i protocolli, chiari e semplici per tutti". "Stiamo scommettendo su un settembre più brillante degli altri, quando si pensa che saremo tutti vaccinati e sarà più facile muoversi e forse sarà un mese interessante». Un discorso che riguarda Italia ed estero ma dove si può andare per turismo, ovvero in area Schengen «perché al momento non si può andare ad esempio in Egitto, alle Maldive o ai Caraibi rimar- ca il presidente di Astoi ma invece dalla Spagna e dalla Germania ci si può andare ed avviene, purtroppo, che si va magari a Madrid o Francoforte per andare ai Caraibi o alle Maldive. E ci passano sotto il naso un sacco di volumi».
Fonte = ROMA 19/06/21