Repubblica Ceca, cresce il turismo italiano
Con un +6% tra presenze e pernottamenti tricolori, l’Ente mira ora a intercettare le nicchie con proposte ispirate a cultura e cicloturismo
La Cechia incontra l’interesse dei viaggiatori italiani che nel 2017 segnano un +6% tra presenze e pernottamenti.
La Cechia incontra l’interesse dei viaggiatori italiani che nel 2017 segnano un +6% tra presenze e pernottamenti.
I grafici 2017 sul turismo incoming in Repubblica Ceca, presentati a Milano da Czech Tourism Italia parlano di 26.272.593 pernottamenti stranieri, pari a un +9,2% rispetto al 2016. In questo quadro, si inserisce bene l’Italia. In particolare, lo scorso anno sono stati 392.861 gli arrivi italiani in Repubblica Ceca (+6%) – pari al 3,9% del totale degli arrivi nel Paese. Quello che contraddistingue l’Italia, a differenza di altri Paesi, è il fatto di non generare un turismo mordi e fuggi: 1.076.814 pernottamenti (+7%) e pari al 4,1% del totale e a una permanenza media di 3,7 giorni, confermano che i turisti dal Bel Paese - al 7° posto per pernottamenti, dopo Germania, Russia, Slovacchia, Usa, Gran Bretagna e Polonia - vanno in Repubblica Ceca con l’intenzione di fermarsi.
“Siamo una destinazione consolidata sul mercato italiano – commenta Lubos Rosenberg, direttore di Czech Tourism Italia -. Accanto a prodotti ormai importanti, come il turismo storico-culturale, quello scolastico, i city break, i ponti e le festività, ci dedichiamo ora a spingere proposte di nicchia come il cicloturismo”. L’obiettivo, dunque, è diversificare e ridare smalto a mete conosciutissime come Praga, rilanciata con l’abbinamento a un evento diverso ogni mese, dalla maratona ai mercatini pasquali al festival delle luci. Altro obiettivo, la destagionalizzazione e il decentramento dei flussi con attività mirate di co-marketing con i tour operator, in particolare con quelli che nei propri pacchetti includano almeno una notte fuori Praga (considerando che l’80% di chi visita la Repubblica Ceca si ferma nella capitale). Complice del successo della destinazione, sottolinea Rosenberg, anche la Global Peace Index - la ricerca condotta su 163 Paesi che tiene conto di diversi fattori dalla microdelinquenza al terrorismo – e che indica la Repubblica Ceca al 6° posto nel mondo per sicurezza.
Strategica anche la collaborazione con le compagnie aeree. Si conferma il servizio operato da Czech Airlines: nonostante sia stato abolito il volo Verona-Praga e sia stato ridimensionato l’operativo Pisa-Praga, continuano a essere frequenti i voli da Milano, Roma, Bologna e Venezia per la capitale. Ryanair, accanto ai collegamenti giornalieri con Roma e Milano, conferma sia la linea Trapani-Praga che il volo Milano Orio al Serio-Ostrava, entrambi con frequenza bisettimanale e il più recente Bologna-Praga con 4 voli settimanali. Easyjet conferma i suoi collegamenti per Praga da Milano e Napoli e intensifica i voli da Venezia.
Wizzair mantiene il volo da Bari aumentandone la frequenza, ma sospende i collegamenti da Milano, Treviso e Napoli a giugno ed elimina la tratta Roma-Praga. Per raggiungere Praga da Roma restano Czech Airlines, Alitalia e Vueling, con voli giornalieri.
Per quanto riguarda l’estate (giugno-settembre), c’è Smartwings con diversi voli su Praga da Napoli, Catania, Cagliari, Olbia, Alghero e Lamezia Terme. Da quest’ultima si vola anche su Brno, una volta la settimana. v.a. - Fonte: Guidaviaggi.it
Wizzair mantiene il volo da Bari aumentandone la frequenza, ma sospende i collegamenti da Milano, Treviso e Napoli a giugno ed elimina la tratta Roma-Praga. Per raggiungere Praga da Roma restano Czech Airlines, Alitalia e Vueling, con voli giornalieri.
Per quanto riguarda l’estate (giugno-settembre), c’è Smartwings con diversi voli su Praga da Napoli, Catania, Cagliari, Olbia, Alghero e Lamezia Terme. Da quest’ultima si vola anche su Brno, una volta la settimana. v.a. - Fonte: Guidaviaggi.it