Rapporto Unicredit: Cina nella top ten dei mercati per l'Italia
17 Luglio 2017
È costellata da segni più la panoramica sull’industria turistica tracciata dal ‘Rapporto sul turismo 2017’ realizzato da Unicredit in collaborazione con il Touring Club Italiano. Con una novità: l’ingresso della Cina nella top ten dei mercati emissori.
Un’industria, quella dei viaggi, che dà lavoro fino a 2,7 milioni di persone e, nel 2016, valeva 70,2 miliardi di euro, il 4,2% del Pil, che salgono a 172,8 se si considera l’intero indotto. Con 50,7 milioni di visitatori il nostro Paese si posiziona al quinto posto tra quelli più visitati al mondo dopo Francia, Stati Uniti, Spagna e Cina e registra tassi di crescita superiori ai propri vicini europei.
Oltre 1,3 miliardi di euro da 'Unicredit 4 Tourism’
“Le previsioni - commenta Giovanni Ronca, co-responsabile per l’Italia delle attività di commercial banking di Unicredit - restano positive anche per i prossimi anni, con prospettive di espansione nel medio termine”.
E, come riporta l’inserto Affari & Finanza di Repubblica, spiega che il progetto ‘Unicredit 4 Tourism’ continua a supportare l’industria turistica italiana “e a oggi, all’interno del progetto, abbiamo già erogato oltre 1,3 miliardi di euro al settore turistico e acquisito circa 13mila nuovi clienti”.
E, come riporta l’inserto Affari & Finanza di Repubblica, spiega che il progetto ‘Unicredit 4 Tourism’ continua a supportare l’industria turistica italiana “e a oggi, all’interno del progetto, abbiamo già erogato oltre 1,3 miliardi di euro al settore turistico e acquisito circa 13mila nuovi clienti”.
Germania prima, Cina ottava
Al primo posto nella classifica dei mercati emissori resta stabile la Germania con quasi 53,3 milioni di presenze su 196,2 totali, ma per la prima volta entra nella top ten la Cina, all’ottavo posto con 5,8 milioni di presenze e uno share del 7,3% sul totale.
Procede, di pari passo, anche la riqualificazione del patrimonio ricettivo della Penisola: se il 46,3% delle strutture è rappresentato dai tre stelle, in cinque anni il numero degli alberghi a una stella è sceso del 22,9% e quali a due stelle sono calati dell’11,1%. Si arricchisce, invece, il portfolio di strutture di lusso: gli hotel a cinque stelle sono saliti dal 362 del 2000 ai 442 del 2015, con un balzo del 22,1%. – Fonte: TTGItalia.com