Quel prelievo di 5 euro su chi viaggia
Un'altra tassa sui biglietti aerei? Esatto. Perché quando si acquista un volo già ora i balzelli ne appesantiscono il costo. Esiste ancora il prelievo di tre euro a favore del Fondo che serve per alimentare gli ammortizzatori sociali delle compagnie aeree, a partire da Alitalia, così come ha ricordato di recente un report dell'Inps. Allo stesso modo ci sono i 5 euro che, in base a una legge del 2012, i Comuni possono imporre come addizionale «in relazione al transito di passeggeri su scali aeroportuali nazionali, se provenienti da scali non domestici». Un euro va invece al bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione e 0,50 servono a ridurre il costo a carico dello Stato del servizio antincendi. In questo modo si può arrivare quasi a 10 euro.
Ma pochi giorni fa in una lettera inviata al premier Matteo Renzi, Assaeroporti, Assaereo, Iata, Federturismo e Ibar, in pratica le associazioni che rappresentano l'intera filiera del trasporto e del turismo, protestano contro l'«ennesima vessazione» già prospettata nel decreto Enti locali. La preoccupazione è che l'elevato carico fiscale ricada su un turismo già provato dalla crisi, peraltro a ridosso dell'appuntamento dell'Expo, disincentivando la domanda di trasporto aereo da parte dei cittadini. La parola passa ora a Palazzo Chigi. Di A. B. - Fonte: Corriere della Sera