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Quel pasticciaccio brutto di via Marghera

Quel pasticciaccio brutto di via Marghera

20 Maggio 2015

Mentre il ministro del Mibact, Dario Franceschini, applaude compiaciuto alla performance eccezionale di Roberto Benigni al Senato, continuando a decantare le nostre eccellenze culturali, il turismo istituzionale langue in uno stagno che assomiglia sempre più alle sabbie mobili. Ma che sta succedendo?

Le ragioni di questo stallo inspiegabile sono presto dette. La Corte dei Conti ha bloccato il nuovo Statuto dell'Enit, nel frattempo il progetto di accorpamento EnitIce tanto voluto dal rampante premier Matteo Renzi appare sempre più un percorso accidentato perché l'Enit, trasformato in ente pubblico economico, dovrebbe coniugarsi con l'Ice che è un ente pubblico non economico e con gli Istituti di Cultura. Ma con quali risorse umane ed economiche?

I delegati esteri fatti rientrare a Roma continuano a fare gli "elastici" tra una fiera e l'altra senza indennità di missione, con conseguenti mal di pancia che arrivano fino a Palazzo Chigi. Il portale Italia.it è pronto al suo centesimo decollo, ma quando si alzerà in quota nessuno lo sa, semplicemente perché non c'è ancora nemmeno il pilota, né tantomeno gli assistenti di volo.

Il "pasticciaccio brutto de' via Marghera" - chiamiamolo così - rischia di essere l'ennesimo segnale di un vento riformatore d'epoca renziana che non si deve fermare perché altrimenti si rischia di essere tacciati per antitaliani, ma che assomiglia molto a un semplice colpetto di tosse, sintomo di un sistema malaticcio.

Ma se diciamo che questa situazione è intollerabile e che qualcuno dovrebbe pagarne i danni, il buon Renzi che fa? Ci caccia? Di A. L. - Fonte: L' Agenzia di Viaggi