Astoi Confindustria viaggi
La qualità alla guida del turismo
News Turismo
Quattro miliardi investiti in cyber security

Quattro miliardi investiti in cyber security

Ai programmi di sicurezza informatica previsti entro il 2021 aderisce l’89% delle compagnie aeree e il 95% degli scali; i vettori destinano al tema il 9% del budget previsto per l'It

Un intenso programma di cyber security. E' quello a cui aderiscono compagnie aeree e aeroporti, che nel 2018 investiranno 3,9 miliardi di dollari per difendersi da attacchi e minacce virtuali.

L'investimento è in crescita rispetto alle cifre del 2017, secondo quanto rilevato dall’indagine 2018 Air Transport Cybersecurity Insights di Sita, specialista It che trasforma il viaggio aereo con la tecnologia.

Per l'anno in corso le aerolinee destineranno alla sicurezza informatica il 9% della spesa complessiva destinata all’It – in crescita rispetto al 7% nel 2017 – mentre per gli scali il dato raggiungerà il 12% – era il 10% l’anno scorso.     

Se la cyber security è una priorità di spesa da tempo all’attenzione del settore, ora la sfida più grande è accelerare il progresso e l’implementazione di iniziative concrete di prevenzione e gestione di rischi. Per questo nove compagnie su 10 (89%) entro i prossimi tre anni hanno in piano importanti programmi di cyber security – dato che ha visto un balzo rispetto al 72% registrato nel 2017.

La percentuale è ancora più elevata per gli aeroporti: è il 95% degli scali a voler attivare importanti piani sulla cyber security entro il 2021. Priorità per più della metà (57%) dei responsabili informatici di aerolinee e scali rimane la continuità operativa, da garantire tramite la protezione di sistemi e processi. 

 “L’importanza della cyber security è chiara a compagnie aeree e aeroporti, che stanno lavorando per costruire una base solida per la sicurezza. Operando in uno scenario che vede le minacce informatiche farsi di anno in anno più numerose e sofisticate, è però necessario che l’industria del trasporto aereo – complessa e integrata – sia molto più veloce nel creare difese proattive, per restare in posizione di vantaggio”, ha commentato Sergio Colella, presidente Europa di Sita. 

Secondo quanto rilevato da Sita, le priorità di spesa più comuni di compagnie aeree e aeroporti per la cyber security sono la consapevolezza e la formazione del personale (76%), l’adeguamento ai requisiti richiesti dalla normativa (73%) e la gestione di accessi e identità (63%). In più, l’indagine condotta ha individuato alcune aree che necessitano maggiore attenzione nei prossimi anni, come monitoraggio e difesa proattivi della rete, sicurezza dell’extended enterprise (Cloud, Internet delle cose) e protezione da minacce interne come la fuga di dati.

Fonte = GUIDA VIAGGI 7 dicembre 2018